Atterraggio d’emergenza all’aeroporto di Mosca, per un aereo russo della compagnia di bandiera Aeroflot. Poco dopo il decollo da Sheremetyevo, aeroporto moscovita, il mezzo ha preso fuoco ed è stato costretto ad un immediato atterraggio di fortuna nei pressi della pista. Gli scivoli d’emergenza dell’aereo passeggeri Sukhoi, hanno permesso l’evacuazione delle 78 persone a bordo, nonostante il fumo proveniente dalle ali e dal rogo causato dall’impatto del carrello del velivolo durate l’atterraggio.
Il bilancio delle vittime, a distanza di ore dall’accaduto, è salito a 41 persone, e non risultano ancora chiare le dinamiche della tragedia che ha coinvolto un Sukhoi Superjet 100 con 78 persone a bordo. L’incidente del volo diretto a Murmansk è avvenuto subito dopo il decollo. Alcune fonti sostengono la probabilità che l’aereo abbia subìto un guasto elettrico, mentre altre suppongono che il velivolo sia stato colpito da un fulmine. La compagnia Aeroflot conferma che l’incendio sia divampato successivamente all’atterraggio. Infatti, stando alle riprese video, sembra che nel tentativo di atterraggio abbia ceduto il carrello dell’aeromobile e che le fiamme si siano estese partendo dalla coda.
Entrambe le scatole nere sono state rinvenute e si ipotizza una collaborazione con la compagnia aerea messicana Interjet, considerando che è una delle poche compagnie straniere ad avere lo stesso modello di fabbricazione russa coinvolto nell’incidente, all’interno della sua flotta.
Sembra che il Sukhoi dell’incidente fosse relativamente nuovo, considerando che la sua costruzione pare sia stata terminata dell’agosto 2017.
Secondo la Bbc e alcuni dati forniti dall’applicazione Flightradar24, l’atterraggio d’emergenza sarebbe stato eseguito circa 30 minuti dopo il decollo.
di Jasmine Racca