Dopo le parole del Premier Mario Draghi arrivano i gol della nazionale italiana. In una notte magica per il calcio italiano, allo stadio Olimpico di Roma l’Italia batte 3-0 la Turchia. La prima partita degli Europei restituisce un po’ di orgoglio nazionale (si può dire, non è una parolaccia), a questo Paese strapazzato dalle ideologie di politici innamorati dei “dittatorelli” e che da anni ci hanno consegnato ad alleanze pericolose. Ma quel che è peggio, hanno lasciato che l’Italia rimanesse schiacciata da Stati guidati da dittatori. Proprio come Erdogan, il Sultano turco, che Draghi a inizio mandato come presidente del Consiglio, non ebbe problemi a definire per quello che è: un dittatorello con cui bisogna confrontarsi, ma non inginocchiandosi.
Ieri sera a Roma, non è stato solo calcio. Gli azzurri di Roberto Mancini hanno combattuto con forza per la “maglia”, per la “bandiera”, come avrebbero dovuto fare quei politici che negli ultimi anni hanno umiliato e mortificato l’Italia in tutti i contesti internazionali. Grazie alla diplomazia a 5 stelle (ma anche per merito di quei partitini con meno dell’1% che si collocano a sinistra della sinistra), siamo stati buttati fuori dalla Libia, ad esempio, lasciando espandere Erdogan e la Russia. Ma non solo. Stregati dalla dittatura comunista, abbiamo aperto le porte alla Cina che si è insinuata come un virus (il riferimento non è causale), nei nostri asset strategici con l’obiettivo di farli suoi.
Adesso, forse, qualcosa cambierà. Non sappiamo se la nazionale italiana vincerà gli europei di calcio, ma la partita di ieri sera già ci é bastata per riprendere un po’ di orgoglio nazionale, almeno su un campo da calcio.
Per il resto ci affidiamo a Super Mario, che ieri in Cornovaglia ha dettato la linea economica dell’Europa. Nelle stesse ore, in Italia esponenti importanti del Movimento 5 Stelle andavano a rassicurare l’ambasciatore cinese sulla fedeltà al Pechino. Ma il declino lento e inesorabile dei Pentastellati fa ben sperare. Forse questa triste pagina di umiliazioni internazionali per l’Italia sta per chiudersi. Altrimenti, chiederemo a gran voce che Roberto Mancini diventi il nuovo ministro degli Esteri.