Grillo si pone domande. E diamogliela qualche risposta.
Chi ha avuto occasione di leggermi, avrà capito cosa faccio nella vita, ahimè da più di quarant’anni. Sono un Avvocato che ogni tanto, per puro diletto, scrive di temi di attualità che, trasformati in articoletti, benevolmente vengono pubblicati. Ho iniziato quasi per gioco, circa tre anni fa, e con il passar del tempo ci ho preso gusto. Diciamo anche che questo, chiamiamolo passatempo, me lo concedo solo quando trovo argomenti stuzzicanti, e certo non per aver visibilità, dalla quale rifuggo, o utilità, dalle quali invece avrei piacere di non rifuggire, e a cui però, essendo un mio sfizio, non posso certo ambire.
Per questa ragione, e non per altre, i miei pezzi escono con uno pseudonimo, e quando ho raccontato esperienze, vissute in prima persona, ho badato bene a non fornire elementi per identificare me o le persone di cui parlavo. Non è la notorietà che mi interessa, ma scrivere quel che mi va, e vedere poi come viene accolto da chi legge, tutto qui.
Una sola precisazione però voglio farla.
Di qualsiasi cosa io scriva mi muovo in campi che conosco, e mai mi sono proposto come i sempre più numerosi tuttologi televisivi, che forse arsi dal sacro fuoco di dire la loro anche se, e per qualcuno … soprattutto se…non ne sano nulla, sentono l’incomprimibile esigenza di parlare … spesso del tutto a sproposito.
Quel che scrivo potrà esser condiviso o non condiviso, ma chi legge può star certo che è frutto di valutazioni di tipo tecnico, e non umorale, o di parte.
Oggi, non da solo, visto quel che ho letto e sentito, mi ha stuzzicato il fondatore, inventore, mentore, anima elevata, come piace tanto a lui, del Movimento 5 stelle, il sig. Giuseppe (al secolo Beppe) Grillo.
Ho ascoltato, debbo confessare, con un misto di sconcerto e disgusto, il profluvio di parole in libertà (pessima imitazione del Futurismo), che ha rovesciato addosso alla collettività … in difesa del figlio … come forse sarà pure convinto …
Beh, dopo questa performance, debbo dire che non invidio affatto il Collega che dovrà sostenere l’onere di quella difesa.
E infatti, il primo commento che mi è sgorgato spontaneo è stato: ma non bastavano il P.M. e i Giudici … ci si mette pure il padre?
Non ho certo obiezioni che un padre difenda un figlio, ma difenderlo significa fornire argomenti all’accusa come ha fatto costui?!
Bohhh.
Tralasciamo i toni e l’atteggiamento, che oltre ad esser stati da molti recepiti come di velata, e neanche tanto, minaccia, certamente fuor di luogo e sicuramente controproducenti, e andiamo a vedere quel che ha detto sotto il profilo tecnico.
Il primo è che costui ha messo in evidenza aspetti che dimostrano l’esatto contrario di quel che voleva dimostrare.
Non si stupisca se un giorno il figlio gli dirà: “Grazie babbo … ma sono capace di farmi male da solo … non aiutarmi anche tu”.
Ma sant’Iddio, dopo quello che non mi sembra affatto eccessivo definire come lo tsunami, che ha travolto il mondo, con quel fenomeno che è stato fatto diventare da una sapiente regia mediatica, il tema delle violenze sulle donne, creato dai sempre fantasmagorici americani … che anche i sassi ormai conoscono, del “Me too”, che fai … vai a mettere l’indice sul fatto che la denuncia è stata fatta niente di meno che otto giorni dopo!?
Ma dico … c’era connessione tra cervello e favella, nel dire questo?!
E chiariamo un punto, tecnico, così sfrondiamo il campo da fantasie e sogni.
I reati, qui da noi almeno, sono perseguibili a querela (per semplificare, quelli meno gravi), o d’ufficio (quelli più gravi).
Per attivare l’apparato giudiziario, quando qualcuno ritenga di esser vittima di un reato, nei casi di minor gravità, la parte offesa ha novanta giorni di tempo!
E una denuncia dopo otto giorni sarebbe sospetta!?
Vabbè signor Grillo, per il momento sembra che la libertà di pensiero ancora ci sia, e tutt’al più la banneranno dai siti social, ormai autoerettisi a censori, se putacaso non la condividessero, ma si faccia aiutare, prima di dire certe scempiaggini!
È ovvio che non voglio con questo dire che lei non possa dire la sua, essendo convinto che ognuno è, e deve esser libero di dire quel che vuole, e se lo ritiene anche di esporsi a difesa di quel, e di chi, gli pare …
Ma la domanda allora è: davvero pensa di aver fatto qualcosa di utile per suo figlio … e lasciamo perdere per un attimo il modo in cui lo ha fatto?
È vero che non esiste al mondo chi riesca a far del male a una persona…più di chi dice di volerla aiutare, e di esempi se ne potrebbero fare a migliaia, ma possibile che chi si cimenta in queste imprese, continui a cadere in una buca … che ha fatto lui stesso?!
Difendere un figlio credo sia la cosa più naturale al mondo, ma quando lo si fa, sarebbe forse il caso di domandarsi prima se quell’iniziativa sia utile a raggiungere il risultato … o non magari l’esatto contrario.
Il signor Grillo mi sa tanto che questo quesito non se lo è posto neppure per un attimo, forse perché troppo lontano dalle cose terrene, dalla sua posizione di “elevato”, stando almeno alla sua considerazione di sé stesso.
Si dice che un medico non opera suo figlio, perché troppo è il coinvolgimento emotivo che non può non provare, e il suo agire potrebbe addirittura determinare l’effetto opposto a quello desiderato.
Forse però, sempre stando agli antichi detti, in questo caso è più adeguato quello che a tutti i giovani che si avviano alla professione forense, viene raccontato.
“L’Avvocato che difende se stesso … ha un imbecille per Cliente!”.
Ma che fa … si mette a imitare gli Avvocati?
E veniamo alle domande che ha posto con quel video.
A quella più angosciante, quanto del tutto fuor di luogo, e cioè: perché suo figlio non è stato arrestato. Egregio signor Grillo, la risposta la trova nell’art. 274 del codice di procedura penale.
Potrà fare lo sforzo di andarselo a leggere?
E già, perché, forse lei non lo sa, nonostante abbia invocato da anni ormai la galera per tutti quelli che non le piacevano, ma deve sapere che la custodia cautelare, si dispone quando vi è pericolo di fuga, inquinamento delle prove o reiterazione del reato.
Tutto qui.
E dato che, nel caso di suo figlio, non ricorreva nessuna di queste tre condizioni, correttamente i magistrati non lo hanno arrestato.
Che poi, magari potrebbe eccepirmi che in tanti, tantissimi altri casi, la gente pur in assenza di quelle condizioni è stata ugualmente arrestata, è tutt’altra faccenda caro signore, sulla quale gli Avvocati sono anni che si sgolano, ignorati da tutti, ma questo, e ci scommetterei, lei lo sa bene, perché spesso queste sue invocazioni le ha sbandierate in ogni dove.
Ahhh già, che sciocco, dimenticavo … quelli da ingabbiare non erano suoi figli ….
E veniamo all’altro pezzo forte del suo sanguigno intervento.
Un’indagine durata niente di meno che DUE ANNI!
Embè, le risponderebbe un qualsiasi Avvocato (magari romano)!?
Ma lo sa quale è il tempo medio delle indagini … per tutti i comuni mortali?
Lasci perdere Berlusconi … che ha goduto di una … chiamiamola ironicamente “corsia privilegiata”, e che nel giro di una manciata di anni, ha esaurito tutti e tre i gradi di giudizio … e torniamo ai comuni mortali.
E guardi che io non penso affatto, anche se può esser suggestivo, che questo sia derivato dal fatto che, all’epoca dei fatti, il Presidente del Consiglio e il Ministro della Giustizia fossero esponenti del partito da lei fondato … come molti pensano, ma dal normale, si ho detto proprio normale, sviluppo di ogni indagine … e per tutti!
Guardi, non violo il segreto professionale, perché sono talmente tanti gli imputati di quel processo, che quel che dico adesso non consente di svelare nulla di segreto.
Si sta per concludere in questi giorni al Tribunale di Roma, un processo con circa un centinaio di imputati, che debbono rispondere di accuse, senza scender nel dettaglio, che potranno comportare condanne sull’ordine dei trent’anni …. ciascuno ovviamente.
Penso che possa capirlo anche lei che è roba seria, vero?
Bene, la vuol sapere una cosa?
Per alcuni fatti compresi in quel processo, di particolarissima gravità, accertati nel 2012, lo sa quando sono stati eseguiti gli arresti? Nel 2018!
Per cui un consiglio … pensi che fortuna … da un Avvocato … gratis …
La prossima volta, si informi meglio prima di sproloquiare, come ha fatto ieri ….
Magari suo figlio gliene sarà grato ….