Presidenziali francesi tra matite e giubbotti antiproiettile. “E’ pieno di barriere e di controlli serrati a ogni seggio” ci dicono i cittadini di Parigi usciti dalle urne: i segni di un voto sotto lo stato d’urgenza.
Affluenza ai seggi
Lieve calo dell’affluenza alle 17 nelle presidenziali francesi: è stata del 69,42%, un punto in calo rispetto al primo turno del 2012, quando fu del 70,59%.
Al primo turno delle elezioni presidenziali in Francia, dove i seggi sono aperti dalle 8.30, l’affluenza alle 12 si attesta intorno al 28,54%, in lieve aumento rispetto al 2012 (28,29%). Il dato finale è sull’astensione in questa tornata elettorale: sarà probabilmente intorno al 20%, quindi non molto più alto rispetto alle ultime presidenziali, almeno secondo due diversi sondaggi pubblicati oggi.
Allarme sicurezza
La consultazione avviene in un clima senza precedenti, con lo stato d’emergenza dopo l’assassinio di un agente di polizia nel cuore di Parigi, i servizi segreti in allarme e i seggi considerati obiettivi “vulnerabili”. I quattro candidati Emmanuel Macron, Marine Le Pen, François Fillon e Jean-Luc Mélenchon non si giocano solo l’Eliseo, ma anche il destino dell’Europa che guarda con preoccupazione all’ipotesi di una vittoria della leader del Front National, Marine Le Pen, che attenderà i risultati del primo turno nel suo seggio a Henin-Beaumont. Macron, Fillon e Mélenchon hanno invece deciso di rimanere nella capitale.