Il 2014 è stato l’annus horribilis in cui si sono registrati 201 decessi. Ma rispetto al quinquennio precedente, dal 2012 al 2017 si è registrata una crescita del 15,7%, con un picco appunto nel 2014. E’ quanto emerge dal rapporto dell’Osservatorio suicidi per motivi economici della Link Campus University e pubblicato da Scenarieconomici.it.
Nel 2016 si assiste ad un calo che comunque non porta i valori complessivi al di sotto del 2012. Il 2017 vede un calo più sostenuto anche se si rimane comunque ampiamente oltre il dato del 2012.
I mesi con maggiori suicidi sono stati i mesi di aprile del 2013 e del 2014 ed il luglio 2014. Analizzando le classi di età la più colpita è quella fra i 45 d i 54 anni, seguita dai 55-64.
Passiamo ad analizzare la distribuzione geografica anche nel tempo. Se nel 2012 la regione più colpita era il Veneto, nel 2017 è la Campania. Impressionante l’evoluzione della Regione Marche, in continua, irrefrenabile, salita.
I suicidi colpiscono in primo luogo gli imprenditori, quindi i disoccupati e, con proporzione molto inferiore, i dipendenti, categoria però in crescita.