Il dollaro debole farà il lavoro sporco di distruggere l’Europa, quella franco-tedesca. Sì, perchè oggi il dollaro, la valuta con cui commercialmente gli Usa di fatto competono nel mondo – lo yuan cinese rappresenta solo una valuta di consumo per gli americano, non di sfida commerciale per i propri prodotti, o almeno non ancora – è il driver che porta o meno benessere in Ue: più il dollaro è forte rispetto all’euro più il mondo che si rifà al verdone è in grado di comprare le merci europee a scapito di quelle americane.
Il problema è che il dollaro – pur indebolito di circa il 20% dai massimi dell’anno scorso – oggi è troppo forte per i paesi europeriferici che producono beni a medio o medio/basso valore aggiunto mentre resta comunque debole per i produttori ad alto valore aggiunto tedeschi (se volete un’analisi con un taglio diciamo più accademico potete vedere questo link).