La crisi catalana ha messo ancor più in evidenza l’insufficienza, se non l’inutilità, della costruzione europea attuale. Prima il totale disinteresse per una crisi che non poteva essere vista come il solo problema interno di uno stato, poi con la fuga di Puidgemont in Belgio si è puntato un grosso faro alle incongruenze di una finta federazione in cui i cittadini di aree diverse godono di tutele e diritti diversi per cui, giustamente, si muovono dove i loro diritti, politici o economici, sono più tutelati a scapito degli altri. PER LEGGERE L’ARTICOLO INTEGRALE CLICCA QUI