Mentre i più si arrovellano nel trovare soluzioni tecniche per uscire dall’attuale stato di crisi, non solo economica, che sta distruggendo letteralmente interi paesi con il rischio di diventare irreversibile, in pochi analizzano quali siano realmente le cause che l’hanno prodotta.
Infatti se analizziamo cosa è successo dalla caduta del Muro di Berlino ad oggi, ci accorgiamo che sono saltati gli equilibri sui fondamenti che sono alla base della società moderna: quelli che dovrebbero coesistere fra Democrazia, Stato e Mercato.
Finché vi è stato un equilibrio fra questi principi, ovvero un sistema che permetteva correzioni a questi tre fondamenti perché lo ritrovassero, vi è stata crescita e giustizia sociale, mentre non appena uno di essi ha preso il sopravvento sugli altri (Mercato) sugli altri due depotenziandola, la situazione è precipitata.
E’ innegabile che attualmente il sistema delle regole e dei vincoli previsti dai Trattati a fondamento dell’Unione Europea e per la convergenza monetaria per l’adozione e mantenimento dell’euro, hanno spostato il baricentro verso il Mercato, determinando un cortocircuito che non consente più di adottare un modello in cui solo l’equilibrio con le altre due forze, Democrazia e Stato, siano l’esclusiva garanzia per la crescita, il benessere e l’equità sociale.