Onu sotto attacco hacker. L’Organizzazione delle Nazioni Unite, stando a quanto emerso ieri, avrebbe subito un attacco informatico ad alcuni server dislocati nelle sedi di Ginevra e Vienna. Ma si sospetta che il cyberattacco possa avere ‘bucato’ molti più server dell’Organizzazione che sono attualmente “under investigation” .
La notizia dell’hackeraggio é particolarmente grave se si considera che tra i server target vi sono quelli dell’Alto commissario per i diritti umani dell’Onu (Unhcr) di Ginevra, nonché della Commissione economica delle Nazioni Unite per l’Europa (Ece). Il portavoce dell’Unhcr, Rupert Colvill, ha confermato l’attacco dichiarando che sebbene i server siano stati violati, nessuna estrazione sarebbe avvenuta in concreto con la conseguenza che nulla di riservato é stato compromesso.
Lo statement non convince, atteso che a prescindere dalla estrazione, l’accesso abusivo ha consentito comunque ai criminali informatici di accedere alle liste dei membri dei vari uffici ed ai loro indirizzi email, mentre viene smentito l’accesso a credenziali personali di autenticazione. Eppure, un documento interno consultato dall’agenzia di stampa ‘The new humanitarian’, rivela un attacco di dimensioni senza precedenti contro l’infrastruttura IT dell’organizzazione. E, sebbene la portata dell’attacco non sia ancora chiara, il livello di sofisticazione e pervasività uniti al target e alla tipologia di informazioni “storate” nei server attaccati, fanno pensare al coinvolgimento di un attore statale, tenuto anche conto dei dossier in corso su vari negoziati.