Microsoft va in down e parte del mondo finisce nel caos. Alla base ci sarebbe l’aggiornamento di un software di sicurezza anti hacker della società Crowdstrike. A seguito dell’incidente a livello globale si sono avute ripercussioni su aeroporti, ospedali, banche, media, Borse, comminazioni e televisioni. I pc in tilt, infatti, hanno causato blocchi generalizzati che hanno fatto subito pensare ad un enorme attacco hacker, ipotesi non ancora scartata. Ma questa versione sarebbe rientrata quando è stato chiaro che a generare il caos è stato un aggiornamento “buggato” rilasciato del fornitore di cybersecurity CrowdStrike
Microsoft down: colpa di Crowdstrike
A far pensare male, infatti, lo scarica barile proprio di Microsoft nei confronti di Crowdstrike, una società di sicurezza informatica, che produce il software antivirus incriminato e che, a causa di un aggiornamento non andato a buon fine, avrebbe mandato in tali dispositivi Windows creando il temuto l’effetto ‘blue screen of death’. L’azienda ha assicurato di aver “identificato l’aggiornamento che ha bloccato i sistemi Windows in tutto il mondo” e avrebbe “implementato una soluzione”. L’amministratore delegato di CrowdStrike Holdings, George Kurtz, ha poi aggiunto che “non è un incidente di sicurezza o un attacco informatico. Il problema è stato identificato, isolato ed è stata implementata una soluzione”.
Quindi niente hackeraggio secondo Crowdstrike. Anche Microsoft ha fatto sapere che il problema è legato ad un software prodotto e gestito da “terze parti” aggiungendo di essere “a conoscenza di un problema che interessa i dispositivi Windows a causa di un aggiornamento da una piattaforma software di terze parti” e di prevedere “una soluzione imminente”.
Dopo ore di disagi, all’ora di pranzo, Microsoft ha fatto sapere che il guasto é stato risolto ma resta un “impatto residuo” . Ma dall’Australia agli Stati Uniti, passando per i Paesi europei, il guasto per ore ha causato seri problemi alla circolazione aerea, ferroviaria, pagamenti pos, prestazioni sanitarie e molto altro. Ma restano sussistenti le ipotesi di un cyber attack da parte russa, anche perchè il black-out non avrebbe minimamente intaccato i sistemi informatici cinesi e per l’appunto russi, oltre che quelli iraniani.
Effetti in Italia
Per quanto riguarda l’Italia, i maggiori disagi si sono registrati negli aeroporti, su alcuni dei quali pesano quelli esteri, e sulle infrastrutture critiche nazionali territoriali alle quali ha dato supporto la Polizia Postale per le “operazioni di contenimento e ripristino conseguenti al vasto incidente di sicurezza informatica che ha di fatto paralizzato l’operatività di moltissimi servizi”. LA Polizia Postale, inoltre, ha sottolineato come “le informazioni escludono al momento che l’incidente possa ricollegarsi ad un attacco, bensì a un disservizio tecnico legato al rilascio di alcuni aggiornamenti di sicurezza”.
“Enav, a seguito del malfunzionamento di alcuni servizi informatici a livello globale che stanno provocando disagi anche sul trasporto aereo, informa che tutti i sistemi di sorveglianza, controllo e gestione del traffico aereo non hanno subito alcun impatto e sono pienamente operativi – ha spiegato in una nota la società che gestisce il traffico aereo civile in Italia – I tecnici del Gruppo Enav stanno comunque monitorando costantemente la situazione. Tutti gli operatori di Enav, dalle torri di controllo e dai centri radar, sono al lavoro per garantire il massimo supporto al sistema al fine di ridurre ritardi e cancellazioni”.