Interpol blocca Sniffer JavaScript, il malware che ruba i dati delle carte di credito. L’Organizzazione internazionale della polizia criminale, ha reso noto di avere coordinato una vasta e complessa operazione contro la criminalità informatica che ha condotto all’arresto di tre persone indagate in Indonesia per aver lanciato una campagna di diffusione di codici malevoli (malware).
Si è trattato in particolare della diffusione di una varietà di malware, noto come Sniffer JavaScript, in danno di siti web di e-commerce che ha compromesso svariati siti web di shopping on line. Il malware cattura e ruba i dettagli della carta di pagamento e i dati personali dei clienti come nomi, indirizzi e numeri di telefono, inviando le informazioni ai server Command and Control controllati dai criminali informatici. Nel coordinamento delle attività, Interpol si avvalsa anche della partnership privata con una società di sicurezza informatica che ha contribuito ad individuare le centinaia di siti web di e-commerce colpiti in tutto il mondo dal malware, supportando anche le attività di digital forensics per favorire l’identificazione dei criminali informatici.
L’Aperan Cyber Capability Desk di Interpol ha anche diffuso i rapporti sulle attività informatiche ai paesi colpiti, evidenziando la minaccia a supporto delle loro indagini nazionali. In particolare, l’intelligence ha rilevato server C2 (Command and Control) e siti web infetti situati in sei paesi nella regione dell’Associazione delle nazioni del Sud-Est asiatico (Asean).
Su richiesta della polizia nazionale indonesiana, l’ufficio dell’Asean ha poi fornito supporto tecnico e operativo che ha determinato l’arresto di tre persone sospettate di comandare i server C2 nel paese. Le indagini hanno accertato che gli indagati stavano usando i dettagli della carta di pagamento rubata per acquistare beni elettronici e altri articoli di lusso per rivenderli. A Singapore, le autorità hanno identificato e rimosso due server C2 e sono tuttora in corso ulteriori indagini in altri paesi dell’Asean per l’individuazione di server C2 e siti web infetti e l’identificazione di eventuali altri criminali informatici coinvolti.
Craig Jones, direttore della sezione anti crimine informatico di Interpol, ha evidenziato l’importanza delle partnership forti ed efficaci tra la polizia e l’industria della sicurezza informatica, ritenendole “essenziali per garantire che le forze dell’ordine di tutto il mondo abbiano accesso alle informazioni di cui hanno bisogno per affrontare le dimensioni e la complessità dell’attuale panorama delle minacce informatiche”.
“Questa operazione di successo – ha dichiarato Jones – è solo un esempio di come le forze dell’ordine stanno lavorando con i partner del settore, adattando e applicando nuove tecnologie per aiutare le indagini e, in definitiva, ridurre l’impatto globale del crimine informatico”.