E’ tempo di guai in casa Apple. Questa volta il problema viene da un ‘bug’ dell’app FaceTime.
Si è scoperto infatti che un utente iPhone può chiamare un altro utente iPhone e ascoltare le conversazioni di quella persona attraverso il microfono del dispositivo, anche se il destinatario non risponde alla chiamata. Un fatto gravissimo che è stato denunciato per primo dal sito 9to5Mac.com e che una volta diffuso ha creato il panico. “Siamo consapevoli del problema e abbiamo identificato una soluzione che sarà diffusa con un upgrade del software più avanti nel corso della settimana”, ha fatto sapere un portavoce del gigante della tecnologia.
App FaceTime disattivata
Il ‘bug’ proverrebbe dalla funzione ‘chat di gruppo’ e non solo permetterebbe di sentire l’utente non ancora chiamato, bensì anche poterlo vedere attraverso l’attivazione della telecamera. Per questo Apple al momento ha deciso di disattivarla.
Le dinamiche
Una notizia ha fatto il giro del mondo e tra gli utenti qualcuno ha deciso di disattivare l’app dal proprio Iphone ma c’è anche chi ha voluto approfondire il fatto agganciandosi ad un video pubblicato sull’account Twitter @BmManski. Nel filmato, visto da oltre 1 milione di persone e condiviso 10.000 volte in California, si vede con quanta facilità questo ‘bug’ consenta di ascoltare l’audio proveniente da un iPhone contattato tramite FaceTime. Di fatto il telefono si trasforma in un microfono mentre dall’altra parte la chiamata ancora sta squillando. Se il destinatario preme il pulsante di accensione, che è un’azione fatta di frequente per silenziare una chiamata, il telefono inizia a trasmettere non solo l’audio ma anche il video al chiamante iniziale.
L’esposto al Data Privacy Day
Le preoccupazioni sono tante e non solo da parte degli utenti ma anche dalle autorità di regolamentazione di tutto il mondo, tanto che è stato presentato un esposto contro Apple al Data Privacy Day, un evento globale che dal 2007 sensibilizza le imprese e i consumatori sull’importanza della protezione della privacy.
Un duro colpo per Apple, da sempre paladina della sicurezza dei dati personali, che in questo periodo insieme a Facebook attraversa un momento ‘No’. Tuttavia non sembra essere una cosa del tutto inaspettata visto che solo la scorsa settimana l’azienda di Cupertino si è mobilitata. Tim Cook, capo della Apple, ha scritto su Twitter un avviso agli utenti avvertendoli di possibili pericoli di privacy su Internet, insistendo sulla necessità di agire con una serie di riforme in materia di riservatezza.