Mario Draghi fa fuori anche la app di Domenico Arcuri. E per il passaporto vaccinale si pensa a Io. “Immuni”, infatti, è stata accantonata, sparita anche dalla pubblicità progresso.
L’applicazione creata per il contact tracing, strumento fondamentale per tracciare le persone contagiate dal covid-19 e segnalare l’eventuale contatto ad altri soggetti, si è rivelata un vero flop che la gestione Draghi ha preferito far cadere nell’oblio. E adesso, per il green pass si pensa a “Io”, l’applicazione dei servizi pubblici già attiva, che potrebbe essere utilizzata anche per il passaporto vaccinale.
Immuni, dunque, inserita nella gestione dell’emergenza sanitaria di Domenico Arcuri e pubblicizzata dal governo Conte 2, sarebbe stata archiviata come insuccesso.
Nonostante sia un vero e proprio gioiellino tecnologico, a detta di molti esperti, sviluppato dalla società italiana Bending Spoons, vincitrice della selezione pubblica, il flop dell’applicazione deriva da un fallimento amministrativo che l’ha resa quasi inutile.
Alle Agenzie sanitarie locali, infatti, era demandato il compito, attraverso un codice fornito dal soggetto positivo e generato dalla App, di attivare la procedura delle notifiche automatiche. Ma nelle Asl, per carenza di personale e a volte anche per mancata conoscenza delle procedure, questo meccanismo ha stentato ad attivarsi.
Solo da aprile 2021, a più di un anno dallo scoppio della pandemia e con la campagna vaccini avviata, è possibile attivare le segnalazioni senza la necessità degli operatori. Un passaggio tecnico per tentare di “salvare” in parte la App. Ma niente pubblicità progresso e inviti da parte del governo ad usare ‘Immuni’.
Oltre ai problemi amministrativi che il governo Conte e il Commissario Arcuri avrebbero dimenticato di ‘sistemare’ prima di lanciare Immuni, la campagna di comunicazione poco efficace e le forti perplessità espresse dal garante della privacy, hanno fatto il resto.
E se su questo ultimo aspetto le soluzioni tecnologiche hanno garantito un buon livello di sicurezza, anche per quello che riguarda le ingerenze esterne visto il controllo da parte del Dis (Dipartimento per le informazioni per la sicurezza), lo stesso non può dirsi per quell’apparato umano che occorreva organizzare per garantire l’efficace funzionamento di Immuni.
Quindi, al netto dei download che risultano effettuati, il reale utilizzo della App pare sia stato davvero marginale. Basta guardare i dati presenti sul sito aggiornati al 17 maggio 2021: 10.455.260 download, che hanno generato 18.767 utenti positivi e 98.369 notifiche inviate. Numeri bassi e discutibili se si considera che non è certo che tutte le persone che hanno scaricato Immuni l’abbiano effettivamente utilizzata, poichè il sistema non contiene questa informazione.