Prosegue l’iter di approvazione del disegno di legge di conversione del dl 105 del 21 settembre 2019 sul perimetro nazionale di sicurezza cibernetica. Dopo la recente approvazione del testo alla Camera, il ddl è passato al Senato che ha licenziato il testo con 133 sì e 96 astenuti e con l’aggiunta di diversi emendamenti e sub-emendamenti che rendono adesso necessario un nuovo passaggio alla Camera in seconda lettura.
Si ricorderà che, dopo l’approvazione del ddl da parte della Camera, il Ceo per l’Italia di Huawei, Thomas Miao, aveva rilevato la natura discriminatoria del provvedimento, nella parte in cui richiama la legge del 2012 che in riferimento ai fornitori Extra-UE.
E proprio tra le “inaspettate” novità, si registra l’introduzione di un ordine del giorno che ha ad oggetto l’applicazione del Golden Power “a qualsiasi fornitore”, con auspicata espunzione dal testo in discussione del riferimento ai fornitori “Extra-UE”.
Tra gli emendamenti approvati, vi è anche quello relativo all’estensione al Ministero dell’Interno delle competenze del Governo per le attività di valutazione dei rischi.
Dunque, profetica la dichiarazione di Luigi De Vecchis, Presidente di Huawei Italia che, già in esito all’approvazione alla Camera dichiarava che l’allargamento del perimetro di applicazione delle norme “è perfetto” e va nella giusta direzione…