Attacco hacker di Anonymous al ministero dell’Ambiente, pubblicati documenti riservati. Ancora una volta gli attivisti hacker “bucano” un sistema informatico ministeriale. Questa volta il cyber attacco è stato subito dal Dicastero dell’Ambiente che si sarebbe visto sottrarre abusivamente dai propri sistemi informatici un rilevante set di documenti riservati, anche afferenti ad infrastrutture critiche. L’attacco informatico è stato rivendicato dal gruppo attivista sul proprio blog e su Twitter, dove viene dichiarato anche l’accesso alla webmail interna al Ministero e alle rubriche dei dipendenti. Oggetto di defacing anche il sito del dicastero la cui home page è stata sostituita con un’immagine di evocazione ambientalista, poco dopo resa irraggiungibile dal web.
La rivendicazione di Anonymous
Il comunicato di Anonymous denuncia l’incompetenza a gestire il ministero e la leggerezza nella gestione della sicurezza dei dati contenuti nei server. In particolare, gli attivisti si soffermano sui dati di due progetti abusivamente acquisiti, riguardanti la costruzione dell’Aeroporto di Firenze e la costruzione del gasdotto trans-adriatico (Tap).
Operazione green rights
Questo ulteriore attacco si innesta nella più ampia strategia attivista dei criminali informatici denominata “operazione green rights”, avviata nel mese di novembre dello scorso anno con una serie di accessi abusivi perpetrati ai danni di alcune aziende del settore energia e poi proseguita con ulteriori rivendicazioni di cyber attacchi in altri sistemi informatici di aziende legate a Confindustria e, successivamente all’industria dell’allevamento e della produzione di carni. L’ulteriore attacco cibernetico è emblematico delle ricorrenti vulnerabilità dei sistemi informatici delle amministrazioni destinatarie degli accessi abusivi e si traduce, purtroppo, in significativi impatti a fronte di costanti e pervasive minacce con finalità pseudo attivista e fondamentalmente destabilizzanti.