“La Blockchain è considerata da analisti e operatori una tecnologia di portata rivoluzionaria. Le Blockchain si candidano al ruolo di applicazione chiave per l’Industrial IoT. Internet of Things e Blockchain saranno al servizio di città intelligenti dove, grazie a un futuro molto vicino il 5G, riusciremo ad interconnettere tutte le informazioni per una vita migliore ma soprattutto nel rispetto dell’ambiente e della legalità”. Lo dichiara William Nonnis, un Full Stack Developer professionista dal 2000, che parlando con Ofcs.report spiega proprio il ruolo della Blockchain. Nonnis, tra le altre cose, ha sviluppato una serie di applicativi e siti Web per il ministero della Difesa e ha perfezionato le competenze di analisi effettuando lo studio di fattibilità di molteplici progetti in ambito ministero della Difesa e PA. Membro di Italian Open Lab (seminari sull’innovazione tecnologica), dal 1 aprile 2019 è anche membro del Consiglio nazionale di Italia4Blockchain. Da gennaio 2019, inoltre, fa parte del Cen/Cenelec Focus Group, appartenente a Uninfo.
Che cos’è e quali sono i possibili impieghi concreti della DLT?
“Blockchain e DLT sono entrambi registri distribuiti e decentralizzati che procedono applicando il consenso tra i nodi in modo trasparente e non hackerabile (ma violabile, per violabile si intende che l’attaccante può violare il nodo ma non può visualizzare l’informazione). Con i termini DLT o Distributed Ledger Technology si intende un registro pubblico distribuito su diversi nodi o dispositivi informatici, nel quale vengono “annotate”, con la massima trasparenza e in modo immutabile, tutte le transazioni effettuate. Non c’è alcuna autorità centrale al comando, nessun arbitro, e ogni nodo che procede, alla registrazione e al salvataggio, lavora in modo indipendente. Il DLT si basa sul consenso dei nodi (50+1) tramite il voto. Ad ogni aggiornamento ogni nodo esprime un voto per garantire che la maggioranza sia d’accordo con la conclusione raggiunta e così si verifica il consenso. Il consenso è quell’algoritmo che, una volta risolto, permette automaticamente l’aggiornamento del database, distribuito su tutti i nodi, i quali ne riceveranno una copia. Gli analisti (fonte Gartner) prevedono che la Blockchain aggiungerà ogni anno più di 3 miliardi di dollari al valore delle aziende che se ne serviranno. Secondo gli esperti del World Economic Forum, entro il 2027, il 10% del PIL mondiale sarà destinato alla tecnologia Blockchain. Entro il 2030 il 15-20% delle infrastrutture economiche globali funzionerà con sistemi che utilizzeranno la Blockchain come tecnologia fondamentale per le imprese. Le applicazioni sono le più svariate, ma possono realmente cambiare la nostra quotidianità, adoperando il sano ed imprescindibile principio della tecnologia, che è rappresentato dalla fiducia e trasparenza dei soggetti coinvolti e delle operazioni effettuate.
Ecco alcuni settori di utilizzo con un grosso impatto nel quotidiano: denaro, azioni finanziarie; contratti, atti e documenti legali; settore immobiliare e catasto (vedi il catasto di Dubai in cui l’utilizzo della Blockchain che permette la totale gestione/visualizzazione, in qualsiasi parte del mondo, del proprio piano catastale. O gli Stati che già fanno uso di questa tecnologia per l’affitto o la compravendita di immobili, in cui è garantita la trasparenza di ogni movimento); settore agroalimentare, con la filiera che parte dall’agricoltore al consumatore, utilizzando le tecnologie complementari AI e IoT, ed avendo l’ausilio di Droni e Satelliti che, posti al monitoraggio di eventi atmosferici, possono incidere sulla certificazione e qualità del prodotto; settore energetico (vedi l’Australia, in cui da tempo il P2P energetico viene utilizzato per condividere tra cittadini l’energia da fonti rinnovabili oppure mediante il fornitore -nazionale); scambio/vendita di beni e servizi pubblici, così come la gestione di informazioni legate alla contrattualistica, chiamati Smart Contracts, che grazie a piattaforme elettroniche che sono in grado di concludere automaticamente (eliminando i costi di un mediatore) degli accordi, al verificarsi di condizioni prestabilite, mediante le regole scritte sulla Blockchain; Pubblica Amministrazione, dove la Blockchain trova ampi ambiti di applicazione, non solo semplificando i servizi al cittadino, ma anche contrastando l’evasione fiscale e la criminalità (attualmente utilizzata in vari paesi Europei e non); la sanità, dove i vantaggi, per il cittadino e la struttura stessa, sono molto cospicui. Per esempio, se un paziente decide di cambiare il medico, potrà dare la chiave di accesso crittografata della sua cartella clinica al nuovo medico, con una sorta di portability della sua storia clinica. I pazienti potranno così avere diverse chiavi di accesso ai loro dati sanitari da i vari specialisti (dentisti, dermatologi etc), mantenendone così il controllo; proprietà intellettuale; trasporti portuali per import /export: merci con garanzia e sicurezza del prodotto stesso senza manipolazioni; votazioni elettorali: vedi la città di Denver, in Colorado, in cui il Comune ha deciso di ricorrere alla Blockchain per le elezioni municipali del prossimo maggio, garantendo così la possibilità di voto anche ai cittadini che non potranno trovarsi fisicamente in città nei giorni fissati per le elezioni. La Blockchain ha infatti tutto il potenziale per rendere il voto più facile e più sicuro per i cittadini all’estero e per gli elettori con disabilità, che potrebbero potenzialmente votare in modo indipendente e privato, semplicemente utilizzando i propri telefoni; la Cybersecurity è un altro naturale settore in cui la Blockchain può esprimere le sue potenzialità. Infatti, sebbene i registri siano pubblici i dati all’interno della stessa vengono scambiati utilizzando tecniche avanzate di cifratura”.
Cosa ne pensa della interoperabilità della Blockchain con IoT e AI?
“La Blockchain è considerata da analisti e operatori una tecnologia di portata rivoluzionaria. Le Blockchain si candidano al ruolo di applicazione chiave per l’Industrial IoT. Internet of Things e Blockchain saranno al servizio di città intelligenti dove, grazie a un futuro molto vicino il 5G, riusciremo ad interconnettere tutte le informazioni per una vita migliore ma soprattutto nel rispetto dell’ambiente e della legalità. La combinazione di IoT, analytics e Intelligenza artificiale (AI) appare già un rapporto ben consolidato, ma solo se opportunamente integrate queste tecnologie possono consentire l’elaborazione in tempo reale dei dati, in luogo della tradizionale analisi centralizzata, e dare più valore delle tecnologie precedenti. Occorre che l’IoT sposi definitivamente la logica del fog computing, o edge computing, in quanto grazie a questo sistema l’analisi dei dati avviene ai margini della rete, più vicino possibile al luogo dove vengono fisicamente generati. In questo modo eventuali avvisi “urgenti” possono essere recapitati immediatamente, consentendo alle aziende di intervenire con tempestività. Ottimo supporto all’IoT arriva dai droni, che potrebbero essere di grande ausilio alle attività di business specialmente se opportunamente combinati con intelligenza artificiale, Blockchain e fog computing. Fondamentale ottenerne una comunicazione fluida ed efficace al fine di garantire una collaborazione tra queste tecnologie e i dispositivi IoT”.
Quali sono i vantaggi concreti dell’uso della Blockchain?
“E’ una tecnologia trasparente e sicura perché permette di tracciare tutte le operazioni. Offre una riduzione di costi e tempi perché un trasferimento di beni o una transazione avvengono in modo istantaneo e senza intermediari. Offre una riduzione dei rischi perché il sistema valida e protegge le transazioni che non possono essere alterate o rubate. Infatti, il blocco è immodificabile e per poter modificare quel blocco bisogna aprirne un’altro con le nuove informazioni-transazioni. Alle singole Blockchain di servizi si accede tramite il web solo se si ha la chiave, ogni blocco ha un identificativo e un riferimento a un blocco precedente e una data e si collega a un altro blocco, formando così una catena. Buon futuro a tutti!”.