I finanzieri hanno un’incidenza di contagi covid-19 maggiore rispetto al resto del comparto. Lo rivelano i delegati della Rappresentanza Militare (Cutrupi – Sena – Di Primio – Malanga – Balbo – Germani – Punzo – Allu) che hanno raccolto i dati della protezione civile relativi ai contagi da coronavirus nelle forze di polizia aggiornati alla scorsa settimana. Su una popolazione di 56700 uomini della Guardia di Finanza, si sono registrati 283 contagi, pari allo 0,5%, superiore alle altre forze di polizia.
“A supporto dell’enorme sforzo profuso – spiega la Rappresentanza Militare – è stato rilevato dai ‘dati a consuntivo’ della Protezione Civile inerente ai contagiati tra il personale delle FF.PP., che i finanzieri hanno un poco invidiabile primato, un’incidenza di contagi maggiore rispetto al resto del comparto”.
“Anche la Guardia di Finanza – prosegue la nota della Rappresentanza – al pari delle altre consorelle forze di polizia, è quotidianamente impiegata a fronteggiare lo stato di emergenza nazionale disposto in conseguenza del rischio sanitario connesso all’infezione da Covid–19. Il servizio cd. di “prima linea” dell’intero dispositivo emergenziale è motivo di grande orgoglio per le Fiamme Gialle che con generoso altruismo e spirito di servizio antepongono – al pari del personale sanitario – la tutela della collettività anche a scapito della propria2.
“L’implementazione dei servizi di prima linea – prosegue il comunicato – che si sono aggiunti a quelli di controllo del territorio, si è resa necessaria in attuazione delle plurime direttive disposte dall’Autorità di Governo per il contenimento dell’emergenza sanitaria. Non può sottacersi la capacità di reazione, pronta ed efficace, dell’Organo di vertice del Corpo, che sin da subito ha impartito, via via mutuandole alle continue evoluzioni, disposizioni e regole d’ingaggio volte a garantire la tutela del personale, specie di quello impegnato nelle Regioni più duramente colpite dalla pandemia. Tuttavia, per non vanificare l’impegno profuso dallo Stato Maggiore del Corpo, occorre uniforme applicazione sull’intero territorio nazionale. Al termine della cd. “fase uno” i Finanzieri – orgoglio e vanto del Paese – saranno chiamati ad assolvere a nuovi compiti di vigilanza sia sul versante emergenziale che di quello operativo. La nostra formazione professionale dovrà evitare possibili speculazioni, che seguiranno alla ripartenza del tessuto economico nazionale, da parte della criminalità sia di matrice comune che organizzata. Noi finanzieri ci siamo e ci saremo, sempre!”.