La Galleria degli Uffizi, uno dei più importanti musei d’Italia, tra i più conosciuti al mondo dal 1 novembre chiuderà il corridoio Vasariano. Ci sarebbero, oramai da anni, problemi di sicurezza. Sembrerebbe che tutto abbia avuto inizio a seguito di un esposto di un sindacalista che evidenziava problemi inerenti alla sicurezza del corridoio.
La Prefettura ha così deciso di mandare i vigili del fuoco a fare un controllo e “sia la direzione che le autorità stesse si resero conto che nessuno mai aveva fatto controlli all’interno di quei locali”, fanno sapere dal museo. Non ci sono uscite d’emergenza, non ci sono le condizioni climatiche adatte alla conservazione delle opere pittoriche, “ma in 19 anni non è mai successo niente nonostante il corridoio Vasariano ospiti ogni anno quasi 35mila visitatori”.
Al momento per entrare in questa area degli Uffizi non si paga un vero e proprio biglietto ma si chiede una concessione. Questo sopratutto con i gruppi organizzati.
“Il nuovo direttore, Eike Schmidt, ha deciso di rimuovere i dipinti da lì, anche perchè in estate si arriva anche a 40 gradi e l’inverno a meno 0. Inevitabilmente le opere soffrono e potrebbero rovinarsi. Per questo – sottolineano dagli Uffizi – ha deciso di sostituirle con opere di marmo o affreschi che non vengono rovinate dalle temperature”. Schmidt avrebbe anche deciso che in vista di una chiusura agli inizi di novembre, oltre a portare via le opere pittoriche e sostituirle con altre, il corridoio Vasariano una volta chiuso verrà messo a norma. Verranno fatte porte d’emergenza e verranno create tutte le condizioni per renderlo un luogo sicuro, per le persone e soprattutto per le opere.
“Il direttore ha anche deciso che alla riapertura del Vasariano non servirà più una concessione da parte del museo per visitarlo ma un biglietto speciale che costerà un po’ di più di quello normale ma che sicuramente limiterà il numero di persone che andranno a visitarlo”, spiegano dal museo.
Per quanto riguarda le opere che verranno portate via dalla specifica ala del museo, dopo esser state messe in un deposito, verranno, probabilmente, messe in mostra in altre stanze degli Uffizi: “Parliamo di circa 500 autoritratti che abbracciano più di quattrocento anni di storia dell’arte”.