Castelli, ville e chiese affittate a pochi euro per far cassa ed evitare l’abbandono. Il Mibact intende affidare beni di proprietà del Demanio ad enti locali, associazioni e fondazioni culturali. Il bando scade il prossimo 16 gennaio. E così dopo i fari, le stazioni ferroviarie abbandonate e case cantoniere, affidate in gestione con alterne fortune (in molti casi i contratti non sono stati ancora firmati a distanza di un anno dall’approvazione) è la volta di siti storici e culturali del nostro Belpaese. Dalla romanica chiesa di San Pietro ad Oratorium a Capestrano, in provincia de’ L’Aquila, che conserva affreschi del XIII secolo, affittata ad un canone annuo di appena 593 euro, al noto e storico Castello di Canossa.
I ruderi e il sito museale del maniero, che fu costruito dagli avi della più nota contessa Matilde, viene dato in gestione ad un canone annuo di appena 760 euro. Supera i 14.000 euro il canone annuo per l’affitto della residenza rinascimentale di Villa Giustiniani che fu di proprietà della potente famiglia Anguillara e che si trova a Bassano Romano in provincia di Viterbo. E’ invece di 12.335 euro l’affitto annuo del notissimo castello di Moncalieri, sito Unesco. Una delle più antiche fra le residenze sabaude, amato dalle donne di Casa Savoia come la regina Maria Adelaide e le principesse Clotilde e Letizia. Il castello fu luogo di soggiorno, sede dell’educazione dei giovani principi e teatro di eventi clamorosi come per il trattato di Moncalieri tra la duchessa Jolanda, Carlo duca di Borgogna e Galeazzo Sforza, duca di Milano, sottoscritto nel 1475. A Bologna potrà essere data in gestione per un canone annuo di 4430 euro la Chiesa di Barbazziano. Costruita tra il 1608 e il 1612 da Pietro Fiorini, inglobando parte delle strutture della vecchia chiesa, composta da un’unica navata sulla quale si affacciano quattro cappelle per lato.
Dopo il 1797, spogliata del suo contenuto, fu utilizzata come magazzino. Basteranno invece 1215 euro all’anno per avere in gestione l’Eremo di San Leonardo al Lago che si trova nella splendida Monteriggioni in Val d’Orcia, provincia di Siena. Il complesso monastico con fortificazione, è un esempio di architettura di transizione tra il romanico e il gotico e conserva un ciclo di affreschi del pittore senese Lippo Vanni. Nella stessa provincia di Siena ma a Vignano c’è Villa Brandi. Dimora cinquecentesca passata nel settecento alla famiglia del noto storico dell’arte Cesare Brandi, autore di importanti testi di storia del restauro. Per gestirla sarà possibile partecipare al bando e pagare un canone annuo di poco più di 4000 euro.
In provincia di Arezzo nel comune di Castelfranco di Sopra – Pandisció, c’è invece l’Abbazia di Soffena. È un complesso monastico costituito da chiesa, chiostro e convento, realizzato alla fine del XIV secolo dai monaci vallombrosani su una preesistente struttura romanica dell’XI secolo, testimoniata da un documento del 1014.L’interno, a croce greca, conserva pregevoli affreschi quattrocenteschi di maestri operanti nel Valdarno e sarà possibile gestirla con un canone annuo di 1000 euro. Poco più di 14 mila euro per l’affitto annuale della Certosa di Trisulti a Collepardo in provincia di Frosinone. Immersa nel verde di foreste secolari, fu fondata nel 1204 per volontà di Papa Innocenzo III e affidata, dal 1208, ai monaci Certosini. Al suo interno è possibile visitare la Chiesa di San Bartolomeo, con opere d’arte di pregio e la Farmacia del XVII secolo. Ospita anche una ricca Biblioteca con oltre 25mila volumi. L’Abbazia di Santa Maria di Vezzolano ad Albugnano, in provincia di Asti potrà essere gestita con un canone annuo base di 9100 euro. Con le sue importanti opere d’arte medievali visse un lungo periodo di splendore tra i secoli XII e XIII, seguito da un lento declino.
In Umbria sono due i siti culturali che saranno dati in gestione. Si tratta del Castello Bufalini a San Giustino e di Villa del Colle del Cardinale a Perugia. Prima fortezza militare poi palazzo signorile, circondato da un giardino all’italiana il Castello potrà essere affittato ad un canone annuo di 12.180 euro. Mentre la prestigiosa Villa rinascimentale avrà un canone annuo di 14.100 euro. Costruita nel Cinquecento dal Cardinale Ascanio della Corgna, uomo illuminato e sensibile cultore di lettere ed arti, consiste in un’imponente struttura sviluppata su tre piani e mezzo ed è dotata di un grande parco di circa 13 ettari. In provincia di Verona a Dolcè c’è infine Villa del Bene. La villa sorge a pochi chilometri dal fiume Adige e rappresenta uno dei migliori esempi di architettura cinquecentesca del Veneto. L’affitto annuo è di 4713 euro. Per partecipare al bando è necessario avere una serie di requisiti ed impegnarsi in un progetto di valorizzazione del bene e fruizione pubblica.