In queste ultime giornate ho realizzato qualcosa che non avevo percepito nella sua esatta portata e voglio fare ammenda. E sì perché, da spirito libero quale sono, non credevo che la gente davvero potesse esser così facilmente manipolata, come la realtà contro la quale ho sbattuto la faccia, mi ha invece dimostrato.
A che mi riferisco? Agli eventi, e non solo politici, anche se comunque a quelli connessi, di questi ultimi mesi. Il precipizio culturale in cui siamo finiti ha prodotto effetti devastanti, che temo ormai inarrestabili.
Quasi tutti, appena divulgate certe notizie, sempre, fateci caso, in modo coordinato e generalizzato si convincono che quel che il messaggio sapientemente veicolato vuol far recepire, sia la verità.
Facciamo quale esempio, così, tanto per intenderci.
Stanno sbandierando, da anni ormai, la favola, o l’incubo, come preferite, che il mondo sta andando verso la sua fine, e che la colpa sia dell’uomo.
Improvvisamente è apparsa sulla scena una quindicenne, Greta Thunberg, che forse sarebbe il caso di domandarsi per quale ragione, descrivevano come una “bambina”, posto che, in molte parti del mondo, le sue coetanee sono già mogli e madri, effigiata come una sorta di salvatrice del mondo, capace di risvegliare (dall’alto delle sue conoscenze scientifiche?), le coscienze degli adulti, sul pericolo di distruzione verso cui staremmo correndo a causa del “riscaldamento globale” ….
Lasciando da parte il livello di conoscenze che possa avere, nessuno ha trovato almeno anomalo che una ragazzina tutti i venerdì, invece di essere a scuola come tutti i suoi coetanei a studiare per prepararsi ad affrontare quei temi che sembrano starle così a cuore, e sui quali neppure gli scienziati la pensano nella stessa maniera, sia divenuta il fenomeno mediatico che si è costruito?
Ha detto che il mondo va verso la distruzione per colpa dell’uomo … che non c’è più tempo …
Per cosa non c’è più tempo … per andare a scuola forse?
E il bello è che tutto il mondo dei potenti, dei grandi, degli illuminati (altolà … voi no, solo loro), l’ha accolta come una sorta di nuovo Messia, invitandola dappertutto per ascoltare il suo “verbo”.
Molto meno ascolto hanno altri, tanto per fare un paio di nomi Rubbia e Zichichi, che, evidentemente meno “dotati” di quella ragazzina assurta al rango di salvatrice del mondo, hanno dovuto studiare per decenni per divenire le autorità scientifiche che sono … e che però … dicono cose alquanto diverse … e tutt’altro che gradite ai potenti che indirizzano la gente verso altri lidi.
Andatevelo a vedere quel che dicono sul tema “riscaldamento globale” quei due signori, tanto oggi con internet è facile per chiunque.
Un solo richiamo, perché lo trovo veramente divertente, però lo voglio fare.
Il Prof. Carlo Rubbia, audito al Senato qualche anno fa, quando il fenomeno svedese era ancora in fasce, cercò di spiegare a un uditorio alquanto svogliato, e in tutt’altre faccende affaccendato, che quella del riscaldamento globale è una colossale balla e cito, nella vana speranza di farsi capire, che con il clima attuale, quel tal Annibale, di cui forse qualcuno conserverà il ricordo di chi fosse … con il clima di oggi … col cavolo che avrebbe attraversato le Alpi con gli elefanti!
Allora, il problema è un inesistente “riscaldamento globale” … o il surriscaldamento del contenuto di alcune scatole craniche, che è meglio evitare di chiamare cervello!?
E qui interrompo un attimo, perchè una considerazione, semplice semplice voglio farla.
Avete fato caso a una cosa? Attraverso i media, solo la carta stampata in passato, radio e tv in seguito, e internet oggi, soprattutto con il dilagare dello strumento più invasivo inventato finora, i social e la c.d. rete, se è vero che la potenza del veicolo indirizzato a condizionare tutti sembra invincibile c’è stato però anche un effetto di ritorno che ho tanto la sensazione non sia stato valutato nella sua reale portata.
E sì perché oggi, attraverso quegli stessi strumenti, le balle vengono scoperte in tempo reale e le reazioni si iniziano a vedere.
E infatti, le contromisure sono già partite.
Quando, a insindacabile giudizio di non si sa chi e attraverso procedure sconosciute i siti non graditi, o meglio quelli su cui vengono divulgate notizie non in linea chiudono, vengono oscurati, scompaiono …
Torniamo a noi, e vediamo qualche altra perla di balle tramutate in verità (altro che acqua tramutata in vino di quel dilettante di un tempo).
Qualcuno ricorda quel che l’ex presidente Usa, Barack Obama, quello premiato con il “Nobel per la pace”, ancora si deve capire per quale ragione (ma dopo che lo hanno dato ad Arafat, è inutile anche domandarselo), suscitando grande allarme nel mondo intero, qualche anno fa sul riscaldamento globale?
Che i mari, entro la fine di questo secolo, si innalzeranno di 60 metri!!! Grazie presidente Obama per questo tempestivo allarme che ci hai rivolto. Solo una cosa: potresti spiegarci anche per quale ragione oggi, nel 2019, hai acquistato una villa da 15 milioni di dollari …. sul mare?!?!
E vabbè che di qui alla fine del secolo mancano un’ottantina di anni …
Se andate indietro con la memoria, e mi rivolgo a quelli più in avanti con gli anni, perché oggi non so come sia, è proprio quando ben altra genia di insegnanti rispetto all’attuale, ci insegnò che essendo la terra una stella, come il sole, per un fatto semplicemente naturale, si sta raffreddando, e il suo destino è, ovviamente tra milioni di anni, di concludere la sua parabola spegnendosi.
E questo processo lo ferma la svedesina restia ad andare a scuola il venerdì … o quelli che le vanno dietro?!
Quel che ho appena detto non significa che le modifiche climatiche, oltre a tante altre, non ci siano, ma solo che …. fanno parte della naturale e fisiologica evoluzione del pianeta … tutto qui.
Certamente l’uomo deve far di tutto per affrontare queste modifiche, contrastare quelle pericolose, e magari essere un pochino più accorto a non inquinarlo l’ambiente, ma di qui ad addossare a lui tutti i mali dell’universo ce ne passa, e non poco., e ciò per una semplicissima considerazione … non c’è male che possa esser debellato, e neppure affrontato … se prima non se ne individuano le cause … ma quelle vere, e non quelle di comodo, come avviene ormai da troppo tempo!
Ma andiamo avanti …. con le balle spaziali di oggi.
L’Amazzonia brucia … la colpa è di Bolsonaro! Questo infame rifiuta persino gli aiuti internazionali. Un infame davvero o uno che sa una cosa semplicissima, e cioè che gli incendi di oggi sono nella media di quelli degli ultimi anni, e assai di meno di quelli dei primi anni duemila!?
Ah già, dimenticavo, oggi c’è qual cosina di più: i terroristi ambientali, e cioè quelli che appiccano il fuoco per dar prova della fondatezza dei loro allarmi … che se poi ci scappa di poter dare addosso a uno inviso ai governanti buoni (e cioè quelli che ci stanno devastando da anni), meglio ancora.
Concludendo … me lo fate un piacere?
Tranquilli, non vi chiedo di pensare quel che penso io … solo di farvi un’idea vostra, non lasciandovi condizionare da quel che, in modo certosino e criminale, stanno cercando di inculcarvi in testa attraverso il massiccio utilizzo dei media.
Guardatele con più distacco le notizie che propinano, approfonditele, guardatevi intorno, ma soprattutto fatevi guidare da una cosa che non vi tradirà mai … il buon senso.
Eques