Vittoria o sconfitta l’Europa è in ginocchio. Le sanzioni del 2014, la burocrazia, il Covid, il caro energia del 2021 ed ora i nuovi aumenti seguiti alle nuove sanzioni contro la Russia: che Mosca vinca o perda la guerra, l’Europa (e l’Italia) otterrà una vittoria di Pirro.
Forse troppo ottimisti, forse abituati a credere che autocrati e dittatori siano vanesi, egocentrici e fondamentalmente stupidi, privi di un piano alternativo e strategico di rifornimento energetico, ad inizio invasione Ucraina abbiamo imposto ulteriori sanzioni convinti che la Russia sarebbe presto collassata. E invece, al 7° mese di guerra, sebbene in difficoltà, i russi sono ancora in Donbass, mentre famiglie, esercenti ed imprenditori italiani devono affrontare un caro bollette che rischia di metterci tutti in ginocchio.
Le energie alternative sono un palliativo, il bisogno di gas una amara realtà, la decisione UE di imporre ancora sanzioni a Mosca forse la scelta meno indicata per il nostro futuro. E Putin non ha bisogno di sfoderare le armi atomiche, poiché lo ha già detto: le sanzioni hanno certamente messo in difficoltà il suo paese ma, presto, i cittadini dei paesi “ostili” avrebbero pagato lo scotto delle decisioni dei loro governi.
Nuova puntata di “Ucraina in pillole. La guerra russo – ucraina senza filtri”, la rubrica di Ofcs Report a cura di Marco Petrelli,