Sono 6 milioni 788 mila le donne che hanno subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale di cui il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni. Questi dati Istat aggiornati al 2015 non lasciano dubbi. Sono tante e sono sempre di più le donne che subiscono vessazioni, botte e umiliazioni di ogni tipo. Il 20,2% è stata vittima di violenza fisica, il 21% quella sessuale e il 5,4% ha rigurdato forme più gravi di violenza sessuale, come stupri e tentati stupri. La vergogna, la paura e l’umiliazione spesso portano le donne a non raccontare e men che mai denunciare chi le ha ridotte come degli stracci. Non importa se la violenza ricevuta sia stata fisica o mentale, esistono situazioni che portano, come nel caso di Tiziana, ad uccidersi per la vergogna. Mortificata dall’ex che ha messo in rete il video di un loro rapporto sessuale, non ce l’ha fatta e come lei tante altre. Secondo i dati del 2015, sono 652 mila i casi di stupro e 746 mila, invece, le vittime di quelli tentati. La violenza fisica è più frequente fra le straniere (25,7%) contro 19,6%, mentre quella sessuale più tra le italiane: 21,5% contro 16,2%. Le straniere sono molto più soggette a stupri e tentati stupri, basti pensare che è 7,7% contro 5,1%. Le donne moldave (37,3%), rumene (33,9%) e ucraine (33,2%) subiscono più violenze.
Sembra che i partner attuali o ex commettono le violenze più gravi. Notizie di cronaca raccontano quasi quotidianamente l’impotenza dei molti uomini che uccidono la donna per un sospetto tradimento o per una uscita una volta in più con un’amica. Infatti il 62,7% degli stupri è commesso da un partner attuale o precedente. Gli autori di molestie sessuali sono invece degli sconosciuti, il 76,8%.
Il 10,6% delle donne prima dei 16 anni ha vissuto violenze sessuali. Considerando il totale delle violenze subìte da donne con figli, aumenta la percentuale dei figli che hanno assistito a episodi di violenza sulla propria madre (dal 60,3% del dato del 2006 al 65,2% rilevato nel 2014).
L’incidenza tra le donne separate o divorziate è maggiore rispetto alle altre categorie: 51,4% contro 31,5%. Ma non solo, come se non bastasse la situazione delle donne con problemi di salute o disabilità è fuori controllo. Il 36% di chi è in cattive condizioni di salute racconta di aver avuto violenze fisiche o sessuali, stessa percentuale per chi ha limitazioni gravi. Il rischio di subire stupri o tentati stupri è doppio (10% contro il 4,7% delle donne normodotate).
Emergono importanti segnali di miglioramento rispetto all’indagine precedente: negli ultimi 5 anni le violenze fisiche o sessuali sono passate dal 13,3% all’11,3%, rispetto ai 5 anni precedenti il 2006. Ciò è frutto di una maggiore informazione, del lavoro sul campo, ma soprattutto di una migliore capacità delle donne di prevenire e combattere il fenomeno e di un clima sociale di maggiore condanna della violenza.
È in calo sia la violenza fisica che sessuale, dai vecchi agli attuali partner (dal 5,1% al 4% la fisica, dal 2,8% al 2% la sessuale) come dai non partner (dal 9% al 7,7%). Il calo è particolarmente accentuato per le studentesse, che passano dal 17,1% all’11,9% nel caso di ex partner, dal 5,3% al 2,4% da partner attuale e dal 26,5% al 22% da non partner.
In forte calo anche la violenza psicologica dal partner attuale (dal 42,3% al 26,4%), soprattutto se non affiancata da violenza fisica e sessuale.
Tuttavia esiste una maggiore capacità delle donne di uscire dalle relazioni violente o di prevenirle essendoci anche maggiore consapevolezza, informazione e punti di appoggio psicologico.
Rimangono comunque 3 milioni 466 mila le donne che hanno subìto stalking nel corso della vita. Di queste 1 milione 524 mila l’ha subìto dall’ex partner, 2 milioni 229 mila da persone diverse dall’ex partner.