Sono stati uccisi dalla polizia dopo aver sgozzato un prete e ferito tre ostaggi nella chiesa di Saint-Etienne-du Rouvray, in Normandia. I due killer erano francesi nati proprio a Rouen. Altre due persone sono state fermate perché ritenute collegate all’attacco, uno di loro, riferisce L’Express, è un 16enne con un fratello partito per la Siria nel 2015. All’interno della chiesa, le forze speciali hanno trovato dell’esplosivo e un’arma finta.
I due assalitori hanno fatto irruzione nel luogo di culto alle dieci di mattina durante la messa, entrando dalla porta posteriore con delle lame in mano. Secondo Le Point, hanno invocato il nome di Daesh e urlato “Allah Akbar” poco prima di essere eliminati dalla polizia. Gli uomini della Bri di Rouen sono intervenuti grazie alla chiamata di una suora e hanno circondato il quartiere. Il sequestro è terminato alle 11 e le indagini sono state affidate alla procura antiterrorismo e per le vittime dell’assalto le autorità francesi hanno disposto una cellula di sostegno psicologico.
Secondo l’emittente M6, uno dei due aggressori era conosciuto alla polizia, che lo aveva segnalato come una minaccia alla sicurezza nazionale. Secondo quanto riferiscono Le Figaro e Bfmtv non si tratterebbe di un soggetto schedato con la lettera S, che indica gli individui potenzialmente radicalizzati, ma di un “veterano della jihad ricercato dalle autorità turche”. L’uomo nel 2015 aveva cercato di arruolarsi nella jihad in Siria, ma era stato bloccato alla frontiera turca. Espulso dalla Turchia, l’uomo sarebbe finito in carcere in Francia lo scorso anno, e dal 22 marzo scorso era stato posto in libertà vigilata in attesa di processo per terrorismo.
Il terrorismo jihadista sconvolge ancora la Francia, a soli 12 giorni dalla tragedia di Nizza. Con questa azione nel cuore della Normandia, rivendicata dall’Isis attraverso il suo organo di informazione Amaq, è la prima volta che il terrorismo entra in una chiesa d’Europa. Charlie Hebdo, il Bataclan e la Promenade des Anglais di Nizza sono simboli della Francia laica, con l’attacco di Rouen si aprono strae pericolose di attacchi a luoghi di culto. Ad essere sgozzato, con la stessa ferocia delle decapitazioni in Siria, Jacques Hamel prete ausiliario di 86 anni della chiesa di Saint-Etienne. Era stato ordinato nel 1958. Finora gli attacchi alle chiese erano stati tutti sventati in Francia: ad aprile 2015 era stato fermato un attacco a una chiesa di Villejuif, sobborgo a sud di Parigi. A organizzarlo il 25enne algerino Sid Ahmed Ghlam, poi arrestato per l’omicidio di un’insegnante di fitness, Aurelie Chatelain.
Il presidente francese Hollande si è subito recato a Saint-Etienne-du Rouvray e ha dichiarato di essere pronto “portare avanti la guerra contro l’Isis con tutti i mezzi” e ha esortato a rimanere uniti perché “siamo tutti colpiti”. Su Twitter interviene anche la leader del Front national Marine Le Pen che scrive: “Terrore ancora a #SaintEtienneduRouvray. Il modus operandi fa evidentemente temere un nuovo attentato dei terroristi islamisti”. Intanto, l’azione terroristica è stata condannata da Papa Francesco: in partenza per Cracovia, per la Giornata mondiale della gioventù, il pontefice,”partecipa al dolore e all’orrore per questa violenza assurda” ha detto padre Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede.