L’Italia ospita, da Nord a Sud, tantissime Case Museo (sono 44 quelle censite dal Ministero) fra cui alcune appartenute a celebri ospiti stranieri che in Italia soggiornarono a lungo, innamorandosi del Bel Paese. .
Il caso del vincolo annunciato dal ministro Franceschini, per la collezione di Lucio Dalla dopo la mancata apertura al pubblico della casa dell’artista a Bologna per beghe familiari sull’eredità, apre polemiche e discussioni sui beni privati tutelati o vincolati. Case museo e monumenti privati, come vengono gestiti e quali sono i vincoli sulla conservazione e la vendita? E se sono abitate?
Possedere un bene culturale o paesaggistico si può. Ma non solo. Ci si può anche abitare dentro. È il caso dell’Accademia di Villa Adriana abitata dalla famiglia Bulgarini, del teatro di Marcello di Roma o dei tanti palazzi storici sparsi tra l’Italia. E per i beni paesaggistici? Come non citare il caso emblematico dello scoglio delle Scole su cui andò a sbattere la Costa Concordia la notte del 13 gennaio 2012. Appartiene a Rosalba Rossi, una signora ottantenne dell’isola del Giglio. Considerato bene paesaggistico, lo scoglio è regolarmente iscritto nel catasto e come tale ha un legittimo proprietario che secondo l’articolo 34 del Codice dei Beni Culturali deve occuparsi della sua conservazione e di riparare ed eventuali danni come nel caso Concordia ancora al centro di una querelle legale.
Se essere proprietari di un bene culturale è del tutto legale, rimangono delle regole precise da seguire per tutelarlo. Dagli interventi vietati alla conservazione, dall’esproprio all’obbligo di mettere mano al portafogli, il Codice prevede un rigido vademecum per chi ha la fortuna di possedere un simile tesoro.
Per le case museo, forse val pena per chi può di passare a Milano presso la Fondazione Adolfo Pini per visitare, entro il 29 luglio, la mostra “4.798 km di Case Museo”. Si tratta di un racconto inedito dell’Italia attraverso venti case museo, da nord a sud della penisola. Da Palazzo Reale di Torino a Palazzo Mirto a Palermo, dalla casa nelle Marche dove Osvaldo Licini dipinse per tutta la vita alla scenografica Villa di Axel Munthe ad Anacapri, e ancora dalla casa studio di Giorgio Morandi a Bologna a quella natale di Gabriele D’Annunzio e alla dimora di confino di cui racconta Carlo Levi nei suoi scritti.
Le Case Museo possono essere suddivise in varie tipologie, individuate dal Demhist dell’International Council of Museum (Icom).
La categoria più folta è quella delle “Case di uomini illustri” come la Casa Museo di Giovanni Pascoli a Castelvecchio Pascoli, in Toscana, dimora dove il poeta compose molte delle sue opere, da Palazzo Leopardi a Recanati ad Arquá per la casa di Petrarca.
Secondo i dati della Fondazione Bruno Visentini dedicati al potenziale del patrimonio immobiliare storico privato, riferiti alle proprie unità abitative e non necessariamente all’intero immobile sottoposto a vincolo, i castelli, rocche e torri in Italia sono 7mila, i palazzi storici 15.525 e le ville della stessa natura 7.820. Secondo l’Adsi, l’Associazione delle dimore storiche (5mila affiliati) presieduta da Moroello Diaz della Vittoria Pallavicini, i castelli vincolati sono 270, 1.336 i palazzi e 752 le ville. Il «vincolo» è il sistema normativo che, secondo il Codice dei Beni culturali (decreto legislativo 42/2004), tutela il nostro Patrimonio, incluso quello privato.
Nel caso di «dichiarazione di interesse culturale» (articolo 13) un castello privato diventa «protetto» come un museo o uno scavo archeologico. Impossibile modificare volumetrie, colori delle facciate e degli interni, intervenire sugli infissi, modificare la destinazione d’uso. Molti proprietari affrontano le spese previste dal vincolo (lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, corretto uso del bene, pena l’esproprio) affittando i prestigiosi spazi per meeting, matrimoni, cerimonie o parte degli appartamenti a turisti. Ma molti castelli sono in zone irraggiungibili, e i proprietari si ritrovano con i soli obblighi. Ricchi di storia e di bellezza, ma spesso con pochi mezzi economici. I castelli in vendita online su molti siti si contano a decine per questa ragione.