Siti culturali italiani usati come location per concerti di popstar internazionali. Quanto sono sicuri? Da chi e come viene garantita la tutela e la sicurezza degli utenti e di questi eccezionali siti culturali, dalla storia millenaria? Esistono piani di sicurezza adeguati e a prova di crolli e attentati? Dopo la seguitissima inchiesta della scorsa settimana sui costi salati per l’ affitto di palazzo e musei, Ofcs report fa il punto della situazione e parte dai concerti previsti in questa estate 2016 analizzando i casi degli anfiteatri di Pompei e Verona.
Partiamo da Pompei. Nonostante i prezzi molto alti ( dagli 80 ai 300 euro e con posti limitati circa 3100) c’è il tutto esaurito per il concerto di David Gilmour, il chitarrista dei Pink Floyd che si esibirà in un doppio concerto, il 7 e 8 luglio, nell’Anfiteatro degli Scavi. Solo quattro giorni dopo, il 12 luglio, toccherá al celebre Elton Jhon esibirsi nell’antico anfiteatro. Due popstar internazionali che attireranno migliaia di spettatori e che impiegano centinaia di maestranze. Pare che la Soprintendenza abbia superato anche il limite dei decibel ritenendo possibile il doppio concerto a prova di timpani e di eventuali crolli per stress acustico. Ne’ pare ci siano stati problemi ad autorizzare il montaggio dei tecnologici e pesanti palchi, che comporteranno tanti giorni di installazione con l’impiego di mezzi e di operai. Ma chi garantisce che siano rispettati i severissimi sistemi di sicurezza imposti? Non farebbe sconti l’applicazione del Decreto interministeriale sulla sicurezza dei palchi e degli allestimenti fieristici, già previsto dal comma 2-bis dell’articolo 88 del D. Lgs. n. 81/2008, così come introdotto dalla legge n. 98/2013 di conversione del “decreto del fare”. Perdita di stabilità della struttura per cedimento ed errori durante le operazioni di montaggio e smontaggio. Sono queste alcune delle principali cause che in questi anni hanno creato diversi incidenti, anche mortali, durante l’allestimento di strutture per spettacoli e concerti. Ma appare difficile l’applicazione del Decreto interministeriale sulla sicurezza, ritenuta invece possibile nel caso del concerto nell’antico Anfiteatro. Stringenti misure di sicurezza dunque, ma chi certifica la stabilità di un manufatto dalla storia millenaria e come si risolve il problema di deflusso degli spettatori, in caso di incidenti in un sito, che non ha neanche passerelle per portatori di handicap e scale di emergenza? In attesa di risposte tecniche della Soprintendenza di Pompei, non va meglio in altri siti culturali italiani, che in mancanza di strutture adeguate si ritrovano ad essere gli unici luoghi con piazze e strade, a poter ospitare concerti e spettacoli. A Verona l’Anfiteatro accoglie concerti lirici da decenni, ma non mancano le perplessità e i commenti negativi di utenti e fruitori che lamentano disservizi sulla piattaforma di recensione online Tripadvidor. La Fondazione conferma di aver rispettato tutti i parametri di sicurezza imposti ed espone sul suo sito internet il piano di sicurezza e i limiti imposti agli operatori. La tutela e la sicurezza sembrano essere a dura prova anche per l’utilizzo di piazze e strade pubbliche. E non mancano osservazioni anche molto circostanziate oltre ad interrogazioni parlamentari, oggetto di accese discussioni.