Vergogna! Non esiste altro sostantivo per definire quello che è accaduto ieri pomeriggio nell’aula di Montecitorio durante la seduta parlamentare, mentre prendeva la parola il deputato Riccardo Riccardi.
Il teatrino indecoroso organizzato dal Movimento 5 Stelle ha visto il suo sprofondo nel momento in cui, durante il solito stucchevole sproloquio antisraeliano al quale il partito di Giuseppe Conte ci ha abituato da mesi, i deputati grillini hanno srotolato bandiere della pace e della Palestina.
In barba al regolamento dell’aula, che prevede il divieto assoluto di esporre vessilli o striscioni di qualsiasi natura, il blitz con il quale seguaci del comico genovese hanno pensato bene di ridurre il luogo sacro della democrazia e del rispetto della nostra Costituzione a un momento in puro stile Vaffa-day di Beppe Grillo, rappresenta una macchia indelebile per il nostro Parlamento.
In un emiciclo dove giustamente le uniche bandiere ammesse sono quelle della Unione Europea e quella della nostra Italia, il paese che gli onorevoli dovrebbero rappresentare con rispetto e in maniera decorosa, i deputati grillini hanno trasformato l’aula in uno stadio o in un teatro da avanspettacolo, come in una delle serate del fondatore del loro movimento.
Entrando nel merito dell’esposizione delle bandiere, il blitz dimostra l’ignoranza della Storia e degli accadimenti da parte dei deputati 5 Stelle.
La bandiera della Pace é per sua natura apartitica e apolitica, visto che la pace è un bene prezioso cha accomuna tutte le bandiere e tutti i popoli del mondo. Accostarla a quella palestinese è un anacronismo e una schizofrenia dettata dall’odio cieco contro Israele.
La bandiera palestinese, di uno stato che non esiste se non nella fantasia dei governanti di alcune nazioni e per ora ipotetico, al momento rappresenta soprattutto movimenti che dal 1970 hanno seminato e seminano morte con attentati terroristici nelle scuole e negli asili, nelle discoteche e sugli autobus o nei centri commerciali, dirottamenti aerei, stragi di atleti alle Olimpiadi e negli anni in corso lancio quotidiano di razzi su civili inermi nelle città fino al massacro neonazista di Hamas del 7 ottobre con gli stupri, le decapitazioni, le mutilazioni e la deportazione di massa di quella giornata infernale. In nome e per conto di quella bandiera, il 9 ottobre 1982 i terroristi palestinesi attaccavano la sinagoga di Roma e uccidevano il bimbo Stefano Gai Tache di 2 anni e ferivano gravemente oltre 40 persone. Ironia della storia in quell’anno nasceva anche il deputato Riccardi, protagonista dell’appassionato discorso antisraeliano, probabilmente ignaro dell’accaduto.
Per tutto questo i rappresentanti dei 5 Stelle, con un gesto di subliminale violenza, hanno vilipeso l’aula di Montecitorio e i valori che essa rappresenta inscenando la gazzarra e manifestando tutti i loro limiti culturali e nozionistici di una storia che loro vedono con le lenti distorte del rancore contro Israele, secondo una linea politica ben precisa dettata dai loro leader.
Bene ha fatto la presidente di turno dell’aula, Anna Ascani, a stoppare immediatamente la bravata pentastellata e riportare la tranquillità nella seduta parlamentare, ma la gravità del gesto rimane.
Vergogna!