Il Comsubin grida Decima? Giusto! Le polemiche sollevate dalla scrittrice Michela Murgia e dallo scrittore Roberto Saviano, in merito al comportamento del Reparto del ComSubIn (Comando Subacquei e Incursori) che ha sfilato alla Parata Militare dello scorso 2 giugno, non sembrano ancora placarsi. Il gesto offensivo degli incursori non è stato tanto quello di aver alzato il braccio “simulando” un saluto romano ma di aver gridato decima mentre transitavano davanti alla tribuna delle massime autorità dello Stato.
Ovviamente parliamo della Xᵃ MAS del Principe Junio Valerio Borghese.
Borghese nasce a Roma nel 1906, da una famiglia di antico lignaggio. Nel 1922 entra all’Accademia Navale di Livorno da dove esce, nel 1928, col grado di guardiamarina. Nel 1935 viene assegnato ai sommergibilisti partecipando, l’anno seguente, alla Guerra d’Abissinia. Al comando di un sottomarino della Regia Marina Borghese partecipa, nel 1937, alla Guerra di Spagna, guadagnandosi una Medaglia di Bronzo al Valor Militare. Con l’ingresso dell’Italia nella Seconda Guerra Mondiale il comandante Borghese partecipa a vari scontri nel Mediterraneo contro la flotta inglese, tra cui quello di Punta Stilo. Nel 1941 viene assegnato alla Xᵃ MAS, erede della Flottiglia di MAS (Motoscafo Armato Silurante) della Grande Guerra e ricostituita nel 1935 (1ᵃ Flottiglia MAS) con lo scopo di condurre operazioni subacquee non convenzionali contro il naviglio nemico. Borghese assume il comando del sottomarino Scirè con il quale, la notte tra il 18 e il 19 dicembre 1941, trasporta i sei incursori navali che violeranno il porto di Alessandria danneggiando gravemente le corazzate HMS Queen Elizabeth e HMS Valiant, il caccia HMS Jervis e la nave cisterna Sagona. Per questa operazione, il comandante Borghese viene decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare. Nel 1943 viene promosso capitano di fregata e assume il comando della Xᵃ Flottiglia MAS.
L’8 settembre dello stesso anno Borghese apprende dalla radio il proclama dell’armistizio, concluso con gli Alleati, da parte del maresciallo Badoglio. Egli, in quel momento, si trova a La Spezia nella base del Muggiano. Nei giorni successivi i militari tedeschi effettuano alcune ricognizioni ma senza mai provocare risposte da parte del dispositivo difensivo della Decima. Il 14 settembre si presenta alla base un inviato della Marina tedesca: il tenente di vascello Berninghaus. Questi è autorizzato a formalizzare un accordo con il comandante Borghese. Tale accordo consta dei seguenti punti:
– La Xᵃ Flottiglia MAS è un’unità facente parte della Marina Militare italiana, con completa
autonomia logistica, organizzativa, giudiziaria e amministrativa;
– È alleata delle Forze Armate germaniche con parità di diritti e doveri;
– Batte bandiera da guerra italiana;
– È riconosciuto chi ne fa parte il diritto all’uso di ogni arma;
– È autorizzata a recuperare e armare, con bandiera ed equipaggi italiani, le unità italiane
ormeggiate nei porti italiani;
– Il comandante Junio Valerio Borghese ne è il capo riconosciuto, con i diritti e doveri inerenti
a tale incarico.
Questo accordo tra la Decima e la Germania viene concluso prima della creazione della Repubblica
Sociale di Salò.
All’indomani dell’8 settembre la Decima è ancora un piccolo reparto di incursori subacquei. Tuttavia, l’elevato afflusso di volontari permette ai vertici del Reparto di elaborare un sistema flessibile di inquadramento di soldati (ufficiali, sottufficiali e militari) provenienti dalle varie specialità del Regio Esercito, in modo da sfruttare al meglio le diverse professionalità e poter quindi creare battaglioni pluriarma. Su queste basi verrà costruita la specificità della Decima, attraverso la sperimentazione di nuove
dottrine operative, allora sconosciute tra le FFAA nazionali, che permetteranno di creare unità altamente specializzate nella guerra non convenzionale. Infatti i reparti della Decima possono disporre di unità di sabotatori in grado di operare dietro le linee nemiche, infiltrandosi da cielo, dalla terra e dal mare. Summa di queste peculiarità è il Battaglione Vega, costituito nel 1944, svolge incarichi di spionaggio in territorio occupato dal nemico, controspionaggio, attività di sabotaggio e incursioni dietro le linee, ricognizione in profondità nonché mantiene i contatti con Mariassalto, il personale della Xᵃ Flottiglia rimasto con gli Alleati dopo l’armistizio. In pratica, in pochi mesi, la Decima elabora le dottrine che verranno poi adottate, nel dopoguerra, dalle moderne Special Forces. Gli incursori dell’odierno ComSubIn sono indubbiamente i diretti eredi della Xᵃ MAS del comandante Borghese e a ben ragione gridano Decima allorquando sfilano nelle occasioni ufficiali.