Salman Rushdie è ricoverato in ospedale e potrebbe perdere un occhio. Lo scrittore indiano, naturalizzato britannico, è stato accoltellato mentre stava tenendo un dibattito alla conferenza “Chautauqua Summer Arts Festival”, nell’omonima cittadina nello Stato di New York, dove doveva intervenire sul tema relativo agli “Stati Uniti come asilo per scrittori e altri artisti in esilio e come casa per libertà d’espressione creativa”. L’aggressore è stato fermato dalla polizia.
Rusdhie, di famiglia musulmana ma dichiaratamente ateo, è destinatario della fatwa (sentenza di morte) emanata dall’ayatollah Khomeini nel giugno 1990 poiché riteneva l’autore del best seller “I versetti satanici”, pubblicato l’anno precedente, colpevole di avere insultato la religione islamica e il suo profeta. La taglia offerta per l’uccisione di Rusdhie ammonta a 3 milioni di dollari.
Al momento, le condizioni dello scrittore sono critiche. Presenta almeno tre ferite da taglio e punta al collo, torace e braccia, inferte con un coltello precedentemente intriso in un veleno mortale.
L’agente di Rushdie, durante una conferenza stampa, ha dichiarato: “Salman è collegato a un respiratore e non può parlare. Probabilmente perderà un occhio, i nervi della mano sono recisi e il suo fegato è danneggiato”.
La reazione di Teheran
Il rappresentante della Sezione interessi della Repubblica Islamica dell’Iran negli Stati Uniti, che ha sede presso l’ambasciata pakistana come rappresentanza diplomatica dell’Iran negli Usa, a Washington, ha rifiutato di commentare l’aggressione allo scrittore. Il diplomatico ha dichiarato: “Non ci intromettiamo nella vicenda”. Mentre le agenzie di stampa iraniane definiscono Salman Rushdie un apostata e alcune hanno riproposto più volte il testo della fatwa di Khomeini.
Il terrorista
L’autore dell’efferato gesto è stato fermato e identificato per il 24enne Hadi Matar residente a Fairview, nel New Jersey, originario del Libano.
Secondo le prime indagini, Matar avrebbe commesso il gesto per un’acclarata “simpatia per le Guardie rivoluzionarie” e per il regime degli ayatollah. Il suo profilo Facebook riporta, infatti, numerose foto di Ruhollah Khomeini, di Qassam Soleimani e dell’ayatollah Khamenei.