Elon Musk compra Twitter e i democratici Usa vanno nel pallone. Il timore è che con la nuova proprietà, Donald Trump possa essere riammesso sul social giusto in tempo per un’altra potenziale corsa alla Casa Bianca nel 2024. Il Tycoon, per il momento, ha fatto sapere di non essere interessato al ritorno sul social. Questo, però, non ha tranquillizzato gli animi dei democratici che rischiano di perdere le elezioni di midterm a causa di un Presidente che, secondo i sondaggi, sarebbe tra i più impopolari dell’era moderna. La sensazione, infatti, è che Joe Biden sia apprezzato solo dai democratici e dal mainstream di casa nostra. E il ritorno di Trump su Twitter potrebbe affossarlo definitivamente. Perché ciò che i democratici di tutto il mondo temono più di ogni altra cosa è la libertà di espressione (degli altri…), che Musk invece ha promesso di preservare su Twitter.
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— Elon Musk (@elonmusk) April 25, 2022
Dopo l’attacco al Campidoglio del 6 gennaio 2020, l’account Twitter di Donald Trump è stato sospeso. Una decisione che ha generato non poche polemiche. Adesso, il suo possibile rientro preoccupa gli strateghi del partito democratico che ritengono possa usarlo per prendersi la rivincita su Joe Biden. E l’ultima cosa di cui Biden ha bisogno in questo momento è proprio il ritorno su Twitter di un avversario “incendiario” come il Tycoon in grado, con i suoi tweet, di influenzare e orientare i media e l’opinione pubblica affossando, di fatto, la linea della Casa Bianca. Una linea che comunque, già da sola, arranca parecchio.
Nonostante l’impegno in politica estera, che per i democratici Usa si traduce sempre nell’attivazione di una guerra fuori dai propri confini nazionali, i sondaggi vedono Biden ancora in caduta libera, che fatica ad incidere su tutto, dal covid alle conseguenze economiche legate alla pandemia e fino alle questioni legate all’immigrazione e alla criminalità. Quindi, la prospettiva che Donald Trump torni su Twitter agita le notti dei democratici che a breve si troveranno a dover affrontare il voto di midterm, le elezioni di metà mandato, dove rischiano seriamente di perdere il controllo del Congresso. E se ciò accadrà, i repubblicani hanno già fatto sapere che apriranno un’indagine proprio su Twitter che il partito ha ripetutamente accusato di censura. E qualche segnale in merito è già stato lanciato. La scorsa settimana, 18 repubblicani della commissione giudiziaria della Camera hanno scritto al consiglio di amministrazione della società chiedendo di preservare tutti i documenti relativi all’offerta di Musk di acquistare il gigante dei social media.
Trump, dal canto suo, ha escluso un rientro su Twitter. Ma ambienti vicini all’ex presidente si dicono convinti che non sarà in grado di di stare lontano da quel megafono che gli ha consentito di accumulare quasi 90 milioni di follower. Un obiettivo che il suo social, Truth, non gli ha consentito di raggiungere rivelandosi quasi un fallimento.
Ma adesso che Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo ha assunto il controllo di uno dei social media più influenti al mondo con più di 200 milioni di utenti giornalieri, la possibilità che a Trump possa essere offerto il ritorno sul social spaventa gli avversare del Tycoon. Secondo l’indice dei miliardari di Bloomberg, Musk vale circa 259 miliardi di dollari essendo l’amministratore delegato della società di auto elettriche Tesla, co-fondatore del servizio di pagamento PayPal e il capo della società aerospaziale SpaceX.
“Questo accordo è pericoloso per la nostra democrazia”, ha twittato la senatrice democratica, Elizabeth Warren, che con Musk aveva già avuto in passato un acceso dibattito a proposito di una tassa sul patrimonio per miliardari. E proprio in occasione della notizia relativa all’acquisto di Twitter, la senatrice ha ribadito la sua posizione: “Miliardari come Elon Musk giocano con un diverso insieme di regole rispetto a tutti gli altri, accumulando potere per il proprio guadagno. Abbiamo bisogno di una tassa sulla ricchezza e di regole forti per ritenere Big Tech responsabile”.
In attesa di capire quali saranno i cambiamenti che Musk apporterà a Twitter, per il momento rimane la paura dei democratici che questa mossa vada a saldare i rapporti tra il miliardario visionario e il più imprevedibile e incendiario presidente che gli Stati Uniti abbiano mai avuto.