Assalta la Sinagoga e sequestra i fedeli per chiedere la liberazione di Lady al Qaeda. E’ accaduto ieri a Colleyville in Texas, dove dopo 11 ore gli ostaggi sono stati rilasciati e il sequestratore, Muhammad Siddiqui, è stato ucciso.
Durante la funzione di sabato mattina, un uomo armato si è presentato nella sinagoga della Congregazione Beth Israel al 6100 di Pleasant Run Road di Colleyville, a nord est di Fort Worth in Texas, prendendo in ostaggio i fedeli presenti.
È immediatamente scattata l’operazione della polizia che, in collaborazione con gli agenti del FBI, ha preso in mano la situazione. Le forze speciali dello SWAT sono intervenute con i blindati intorno alle 14.30, accompagnate dai mezzi di emergenza, dalle ambulanze e dalle autobotti dei pompieri, prendendo rapidamente posizione alla Colleyville Middle School, a 400 metri dalla sinagoga. Tutti i residenti nelle immediate vicinanze della sinagoga sono stati evacuati e la zona è stata isolata dall’esterno.
La funzione religiosa dello Shabbat si stava trasmettendo in streaming sulla piattaforma zoom, video che è stato ritirato dalla piattaforma digitale intorno alle 14.00.
Testimoni hanno riferito che, ad un tratto, durante le preghiere si è sentita la voce di un uomo, evidentemente alterato, che inveiva parlando di Islam e religione. Più volte, inoltre, ha fatto riferimento a sua sorella e al fatto che fosse rilasciata dal carcere. Poi avrebbe iniziato a parlare al telefono con la polizia dicendo che non voleva che nessuno fosse ferito e menzionando più volte i suoi figli. Ha anche aggiunto che non voleva morire. Gli ascoltatori della funzione trasmessa in rete hanno pregato che tutto finisse in maniera pacifica, lasciando numerosi commenti ontime.
L’uomo, con cui la polizia ha trattato per il rilascio degli ostaggi, di nazionalità pakistana, ha detto alla polizia di volere il rilascio di sua sorella, attualmente imprigionata presso il Federal Medical Center, Carswell (FMC Carswell), una prigione federale degli Stati Uniti dislocata a Fort Worth, in Texas, e destinata ad ospitare detenute di ogni livello di sicurezza e con esigenze mediche e di salute mentale speciali.
Aafia Siddiqui, è una pericolosa terrorista pakistana di 37 anni, soprannominata Lady al-Qaeda, arrestata in Afghanistan nel 2008 con l’accusa di tentato omicidio e aggressione nei confronti di alcuni ufficiali e funzionari Usa. Un tempo studente al MIT e alla Brandeis University, è stata in fuga dal 2003 al 2008 ed era, prima di essere catturata, nella lista dei terroristi più ricercati dal FBI per quasi cinque anni. Attualmente sta scontando la pena di 86 anni di reclusione nel carcere FMC Carswell.
Durante gli anni di studio negli Stati Uniti è iniziato il percorso di radicalizzazione della donna che era una frequentatrice abituale della moschea di Prospect Street, luogo da dove proveniva anche l’attentatore della maratona di Boston, Tamerlan Tsarnaev.
Secondo quanto emerso, aveva anche pianificato attentati con armi chimiche all’Empire State Building e al ponte di Brooklyn. In Pakistan, invece, è dipinta quasi come un martire ed un’eroina, ma l’amministrazione statunitense ha negato più volte di patteggiare il suo rilascio con ostaggi americani, tra cui il giornalista James Foley, prima che fosse barbaramente ucciso dall’Isis.
La Congregazione Beth Israel è stata ufficialmente istituita il 18 luglio 1999, con i membri di 25 famiglie, affiliandosi con l’Unione delle congregazioni ebraiche americane, ora l’Unione del giudaismo riformato. Le attività della congregazione hanno preso vita inizialmente in una struttura ecclesiastica in affitto su Industrial Blvd. Ma è dall’anno successivo che il gruppo religioso si stabilisce nell’attuale sede, al 6100 di Pleasant Run Road, terreno donato dalla famiglia Eisen dove fu poi edificata e inaugurata nel 2005 la sinagoga da 160 posti. I libri di preghiere furono donati dalla famiglia Heymann e Ruth Morris divenne la prima Bat Mitzvah della CBI. Le funzioni religiose iniziarono qualche anno dopo alla presenza del primo rabbino. Attualmente la sinagoga è guidata sin dal 2006 dal rabbino Charlie Cytron-Walker.
L’episodio si inserisce in una più ampia campagna di antisemitismo che sta travolgendo gli Usa e l’Europa. Sono numerosi gli atti perpetrati in danno delle comunità ebraiche nei due Continenti con azioni condotte da singoli o da gruppi organizzati. Nella scorsa settimana si è avuta notizia di “strane” alleanze tra fazioni Ultras calcistiche del Belgio e i gruppi di Hezbollah operanti in Europa. In Belgio, Francia e Germania, i “teppisti da stadio” hanno esibito tshirt con il logo dell’organizzazione terroristica libanese condita da saluti nazisti. Un ulteriore pericoloso segnale da non sottovalutare.