La variante Omicron dilaga in Gran Bretagna che, grazie alla vaccinazione, argina il numero di decessi. Tuttavia non si esclude l’adozione di nuove misure restrittive.
Nel Regno Unito la nuova ondata di infezioni da coronavirus potrebbe essere peggiore rispetto allo scorso inverno se non verranno introdotte ulteriori restrizioni. Di conseguenza, da lunedi 13 dicembre anche le persone di età superiore ai 30 anni potranno prenotare la terza dose di vaccino, mentre il segretario all’Istruzione Nadhim Zahawi, preoccupato per nuove restrizioni alle scuole, sottolinea la assoluta importanza del richiamo come una “corsa” contro la nuova variante.
Gli scienziati della London School of Hygiene and Tropical Medicine, facenti parte del Scientific Advisory Group for Emergencies (Sage), hanno utilizzato dati sperimentali per esaminare come potrebbe comportarsi Omicron all’inizio del 2022.
Il gruppo di scienziati prevede che le attuali misure del piano b (indossare la mascherina, lavorare da casa, ulteriori paesi aggiunti alla “lista rossa”, per tutti i nuovi arrivi dall’estero obbligatorio un test PCR e potenzialmente un autoisolamento di 10 giorni, pass NHS Covid (green pass) richiesto per l’ingresso in discoteche e altri grandi locali) potrebbero non essere sufficienti a impedire che i ricoveri ospedalieri giornalieri raggiungano i 2.400 casi a gennaio.
“Vaccinazioni e booster, una corsa contro il tempo”
Per questa ragione il governo sta rivedendo il suo approccio alla terza dose pianificando di renderla disponibile a chi ha più di 18 anni e dimezzando il tempo tra la seconda e la terza iniezione, da sei a tre mesi.
La dottoressa Rosanna Barnard, che ha co-diretto la ricerca della London School of Hygiene and Tropical Medicine, ha dichiarato: “Nessuno vorrebbe un nuovo lockdown, ma potrebbero essere necessarie misure di ultima istanza per proteggere i servizi sanitari se Omicron raggiungesse un livello significativo di maggiore trasmissibilità rispetto alla delta”. Ad oggi il Regno Unito ha registrato 633 nuovi casi di variante omicron.
Gli esperti di tutto il mondo stanno ancora cercando di saperne di più sulla nuova variante: quanto è trasmissibile e quanto potrebbero essere efficaci i vaccini. Alcuni si sono detti preoccupati per il nuovo ceppo, altri credono che si presenterà solo come una “malattia lieve”.
Per il professor Francois Balloux, professore di biologia dei sistemi computazionali e direttore dell’UCL Genetics Institute, “se fosse confermato che Omicron causa sintomi meno gravi di Delta, la sua frequenza attuale nel Regno Unito potrebbe essere sottovalutata, poiché le persone infette da Omicron potrebbe avere meno probabilità di farsi avanti per fare il test”. Ad oggi, dunque, solo le vaccinazioni riducono il tasso di mortalità.