Il ministero dell’Interno tedesco ha di recente annunciato la messa al bando di 3 Ong accusate di effettuare donazioni in favore dell’organizzazione terroristica libanese Hezbollah, appoggiata dall’Iran. Le Ong in questione sono organizzazioni e strutture alternative all’associazione “Orphan Project”, bandita in Germania nel 2014 e successivamente ribattezzata ‘Colors for Orphans’.
Il ministero dell’Interno tedesco conferma che queste associazioni, con il pretesto di scopi religiosi e umanitari in Germania, raccoglierebbero donazioni per la “Fondazione dei martiri”, ovvero i “terroristi suicidi “di Hezbollah.
Se Hezbollah dovesse continuare a consolidare il suo potere, il Libano potrebbe alla fine diventare qualcosa di assai più pericoloso dell’Iran: una base avanzata nel Mediterraneo da cui può minacciare ancora più direttamente l’Europa e i suoi alleati.
L’organizzazione è già presente in diversi paesi europei. Utilizza il Continente europeo come base per le operazioni e il reclutamento, con più di 1.000 membri attivi secondo quanto riferito nella sola Germania.
Le basi di Hezbollah in Europa sono anche parte centrale della sua rete globale di finanziamento illecito. Ciò include il narcotraffico, il commercio di armi e le operazioni di riciclaggio di capitali che includono quelli di altre organizzazioni criminali.
L’organizzazione terroristica di Hezbollah è fuori legge in Germania dal 2020
Di recente, alcuni Stati membri dell’UE, tra cui Austria, Repubblica Ceca, Estonia, Germania, Paesi Bassi e Lituania, hanno deciso di designare il gruppo come “terrorista” nella sua interezza all’interno delle rispettive nazioni.
Hezbollah ha sempre cercato di nascondersi dietro una patina di rispettabilità. Ma di recente il velo è scivolato, con il gruppo che sfida norme e sanzioni internazionali.
Il 16 settembre, il primo di numerosi convogli di camion è arrivato in Libano, trasportando carburante iraniano attraverso la Siria. La consegna non è stata ufficialmente approvata dal governo e i camion sono entrati attraverso un itinerario illegale, in una transazione che ha violato le sanzioni statunitensi sull‘embargo di vendite di petrolio iraniano.
Questo accordo ha di fatto rafforzato le relazioni di Hezbollah con l’Iran e normalizzato ulteriormente i suoi legami con il presidente siriano Bashar al-Assad. Ciò ha di fatto compromesso la sovranità dello Stato libanese permettendo che la sua politica estera sia dettata da un gruppo terroristico.
Le attività di Hezbollah in Europa
Infine, come hanno dimostrato le condanne a Cipro nel 2015, Hezbollah ha utilizzato anche il suolo europeo per immagazzinare alcune delle sue forniture terroristiche. Il caso di Cipro riguardava lo stoccaggio illegale di quasi nove tonnellate di nitrato di ammonio, rilevato anche in Italia, che sarebbero state utilizzate dagli agenti di Hezbollah per attentati dinamitardi nel paese.
Di recente, nel 2012, una bomba Hezbollah a Burgas, in Bulgaria, ha ucciso sei civili all’interno dei confini dell’UE. Questo tragico evento è stato ciò che ha costretto l’Europa a riconoscere l’ala militare di Hezbollah – se non il resto del gruppo – come un’organizzazione terroristica.
Con l’avvicinarsi del decimo anniversario dell’attacco di Burgas, è tempo che l’UE faccia successivi passi riconoscendo la minaccia che Hezbollah rappresenta anche al di fuori del Medio Oriente.
Sarebbe tempo di proporre sanzioni mirate contro i membri di Hezbollah responsabili di minare la democrazia e lo stato di diritto in Libano e di riconoscere Hezbollah nel suo insieme, e non solo in parte, come organizzazione terroristica, anche perché molto vicina ad ambienti neonazisti europei. Hezbollah, infatti, mantiene un matrimonio di convenienza con porzioni della classe politica libanese e opera come un partito politico funzionante, con seggi parlamentari e di governo.
Hezbollah è nella lista nera come organizzazione terroristica di numerosi paesi, inclusi Stati Uniti e Regno Unito dal 2019. Ma l’UE ha designato solo l’ala militare di Hezbollah, non la fazione politica.