Jeremy Corbyn, il compagno inglese antisemita.
Espulso dal Parlamento e dal Partito Laburista per acclarato antisemitismo e riammesso solo ieri dopo poco convincenti scuse fornite agli organi di stampa. Jeremy Corbyn, 71enne leader dei laburisti e deputato al Parlamento britannico, noto per le sue simpatie per le fazioni terroriste palestinesi, aveva di recente rilasciato un’intervista relativa alla pubblicazione del rapporto dell’Ehrc, l’Equality and Human Rights Commission. Secondo le intenzioni avrebbe dovuto rappresentare un momento di coesione per il Partito Laburista per affrontare il latente antisemitismo manifestato in passato e lavorare per sradicare il fenomeno anche a livello sociale.
Nel rapporto, infatti, il Partito Laburista britannico è stato ritenuto responsabile di atti di discriminazione e molestie riconducibili all’antisemitismo. Avrebbe, inoltre, palesato “un approccio inadeguato” nella gestione delle denunce emerse, come riferisce il documento di Ehrc, ripreso dall’emittente “Bbc”. L’indagine sull’organizzazione era stata avviata nel maggio 2019, dopo una serie di denunce di diverse comunità ebraiche, compreso il Jewish Labour Movement.
Ma le dichiarazioni di scuse di Corbyn, successivamente alla vicenda, sono valse unicamente a confermare che nel suo partito il sentimento antisionista è estremamente radicato e manifestato in modo palese con la partecipazione dei suoi membri, e dello stesso Corbyn, a manifestazioni in sostegno di acclarati membri di Hamas e sull’equità delle azioni terroriste contro Israele definite come atti di “resistenza” a un’invasione.
Il leader dei laburisti non è comunque nuovo a esternazioni antisemite e al sostegno della “causa” degli arabi palestinesi.
Jeremy Corbyn nel 2009, infatti, ha affermato che il gruppo militante palestinese Hamas dovrebbe essere rimosso dalla lista britannica dei gruppi terroristici poichè da considerarsi come un gruppo di resistenza a un’aggressione armata da arte di Israele.
Ma sono numerosi anche altri episodi che hanno visto l’ex leader dell’opposizione britannica partecipare a incontri con islamisti radicali, inclusi attivisti affiliati all’organizzazione terroristica di Hamas.
Nel 2015, sei mesi prima di diventare leader del partito Laburista e dell’opposizione nel Parlamento britannico, secondo un rapporto del Daily Mail, Corbyn ha ospitato una riunione, proprio in Parlamento, con un gruppo di sostenitori di Hamas e altri islamisti radicali.
Le fotografie fornite dal Daily Mail mostrano Corbyn seduto con gli islamisti e altre figure controverse, e in un caso, in posa con il giornalista arabo Abdel Bari Atwan noto per avere auspicato il bombardamento di Israele da parte dell’Iran. “Se i missili iraniani colpiscono Israele, per Allah, andrò a Trafalgar Square e ballerò con gioia”, si trovò a dire Atway.
All’incontro con Corbyn parteciparono gli attivisti di Hamas Zaher al-Birawi e Mohammed Swalha, e il giornalista Azzam Tamimi, che chiese la ‘dissoluzione’ di Israele, e in un’intervista del 2004 con la BBC espresse il suo desiderio di diventare un “martire” a nome della causa palestinese. “Lo farei se ne avessi l’opportunità”, aveva affermato Tamimi.
E secondo altri rapporti di pubblico dominio, Corbyn ha partecipato a un’altra conferenza con i terroristi di Hamas di alto livello, tra cui Husam Badran, colpito da una condanna a 17 anni per il suo coinvolgimento in atrocità terroristiche commesse durante la Seconda Intifada tra il 2001 e il 2002.
Alla conferenza hanno partecipato anche Khaled Mashaal, l’ex leader dell’ufficio politico di Hamas, e il dottor Abdul Aziz Umar, che ha ricevuto sette ergastoli per aver collaborato alla preparazione di una cintura esplosiva per commettere un azione suicida.
Il leader laburista ha ricevuto aspre critiche per aver definito Hamas e Hezbollah suoi “amici” e per essersi rifiutato apertamente di condannare le due organizzazioni terroriste nonostante fosse stato sollecitato a farlo dai gruppi ebraici locali.
Clamorosa anche la foto pubblicata dal Daily Mail nel 2017 che ritraeva Corbyn in un cimitero in Tunisia con in mano una ghirlanda vicino alle tombe di alcuni terroristi dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (OLP) responsabili del massacro degli 11 atleti israeliani alle Olimpiadi di Monaco del 1972.
Il Times di Londra ha invece pubblicato una foto dell’incontro di Corbyn con il leader in esilio dell’organizzazione terroristica Fronte popolare per la liberazione della Palestina (FPLP), poche settimane prima che i suoi membri effettuassero un attacco a una sinagoga di Gerusalemme nel quale sei persone rimasero uccise.
Nel 2019 è stato reso pubblico un video nel quale Corbyn esprime simpatia per gli attentatori suicidi di Hamas. Nel filmato, il politico britannico incontra palestinesi amici di attentatori suicidi e aveva commentato “nessuno di loro era d’accordo. Ma sapevano perché l’hanno fatto. Hanno affermato di mettersi al posto loro, nella loro situazione di popolo recluso”.