Caos sbarchi con centinaia di migranti in arrivo via mare. In queste ore la situazione nel Mediterraneo rischia di diventare drammatica per la presenza di imbarcazioni cariche di immigrati che hanno chiesto soccorso. Un nuovo pesante flusso incombe sul nostro Paese, dunque, anche se di fatto gli sbarchi non si sono mai interrotti, soprattutto a causa dei barchini arrivati dalla Tunisia. Ma la situazione di queste ore preoccupa e rischia di diventare esplosiva con decine di imbarcazioni potenzialmente pronte a partire dalla Libia. Complice il mare calmo di questi giorni, la partenza dalle coste libiche è tornata ad aumentare. E nelle prossime ore, secondo alcuni osservatori, potrebbero salpare altri gommoni con centinaia di persone a bordo. E le Ong sono già in campo.
Open Arms, la Ong spagnola che in questo momento è presente in mare pattugliando le acque internazionali a ridosso della Libia, già ieri (10 novembre), ha fatto sapere di aver già recuperato 88 persone in acque internazionali. E stamattina, Alarm phone ha pubblicato un post su Twitter in cui allerta sulla presenza di “20 pers. sono ancora in mare! Autorità allertate 24h fa! 80 pers. in pericolo hanno chiamato stanotte da acque internazionali. Abbiamo perso contatti. Crediamo siano ancora in mare. Per 2 barche con ~75 e ~100 pers. in SAR #Malta nessun soccorso in vista”.
Sempre Open Arms, in un tweet del 9 novembre, afferma di aver ritrovato in mare i resti di una imbarcazione che, presumibilmente, trasportava migranti scomparsi. “Oggi – si legge – durante la navigazione, abbiamo trovato i resti di una barca e uno zaino abbandonato in mare. Dentro, tanti ricordi, oggetti cari conservati con cura. L’orrore di queste morti senza testimoni richiamano l’Europa a tutte le sue responsabilità. Noi continuiamo”.
La situazione, dunque, rischia di diventare esplosiva sia per le implicazioni legate al covid-19 sia per quelle relative al rischio terrorismo. L’Italia sembra ormai incapace di arginare il flusso di immigrati avendo perso ogni tipo di presenza credibile in Libia. Nonostante la nostra ambasciata continua a restare aperta, il governo non riesce a individuare una strategia credibile da mettere in campo. “Mancano le idee e la competenza”, fanno sapere fonti di Palazzo Chigi. E questi deficit si ripercuotono anche a livello internazionale. Nonostante il nostro Paese sia di fatto l’hotspot dell’Europa in tema di immigrazione, al tavolo indetto da Francia, Germania e Austria per stabilire una linea comune contro il terrorismo, l’Italia non ha partecipato. Un brutto segnale per la credibilità del nostro governo.
“Mentre perfino la Lamorgese si accorge che ci sono troppi clandestini ma non si dimette (30.612 arrivi nel 2020 contro i 9.944 di un anno fa, con 3.409 sbarchi nei primi dieci giorni di novembre rispetto ai 1.232 di tutto il mese del 2019) – attacca il leader della Lega Matteo Salvini – in Europa l’Italia non viene nemmeno invitata al vertice internazionale contro il terrorismo dove Francia e Germania dettano la linea. Una scelta significativa, dopo i fatti di Nizza causati da un clandestino arrivato a Lampedusa su un barcone. Altro che buoni rapporti con l’Europa: questo governo si conferma incapace, pericoloso e senza credibilità. Conte e Lamorgese restano aggrappati alla poltrona ma ci pensano Merkel e Macron a tagliarli fuori”.
*** Foto in evidenza pubblicata sul profilo Twitter di Oscar Camps, fondatore e direttore della Ong Proactiva Open Arms.
#ULTIMAHORA
Las 88 vidas rescatadas de una embarcación a la deriva en peligro de naufragio en aguas internacionales ya están a bordo del #OpenArms. Agotadas y en estado muy precario de salud, pero a salvo. pic.twitter.com/ux2MTH2yrE— Oscar Camps (@campsoscar) November 10, 2020