Studi ormai consolidati dimostrano come vaccinare le ragazze contro il papilloma virus umano o HPV, causa del tumore alla cervice, possa ridurre drasticamente la possibilità di svilupparlo entro i 30 anni.
Lo scorso 1° ottobre sul New England Journal of Medicine, è stato pubblicato uno studio svedese che raccomanda fortemente tale vaccinazione per le ragazze prima dell’adolescenza. Il dottor H. Hunter Handsfield, professore emerito di medicina presso l’Università di Washington a Seattle, ha spiegato chiaramente che l’HPV è una malattia a trasmissione sessuale che può causare infezioni. Tali infezioni possono diventare persistenti e alla fine causare il cancro cervicale. Quindi il vaccino HPV è considerato un vaccino anti-cancro. Handsfield evidenzia come siano necessari molti anni per passare dall’infezione da HPV al cancro. Di conseguenza gli studi hanno esaminato dapprima gli effetti a breve termine del vaccino, scoprendo che previene l’infezione da HPV, nonché le anomalie precancerose nella cervice.
Gli autori dello studio, guidati dal ricercatore Jiayao dell’Istituto Karolinska, hanno esaminato i dati medici su oltre 1,6 milioni di donne e ragazze svedesi di età compresa tra 10 e 30 anni dal 2006 al 2017. Del gruppo, circa mezzo milione ha ricevuto almeno una dose del vaccino HPV. Nel complesso, lo studio ha rilevato che quelle donne avevano molte meno probabilità di sviluppare il cancro cervicale entro i 30 anni. In particolare c’erano 47 casi su 100.000 contro 94 casi su 100.000 tra le donne che non erano state vaccinate. L’impatto maggiore, tuttavia, è stato riscontrato tra coloro che erano state vaccinate prima dei 17 anni. In quel gruppo, c’erano solo 4 casi di cancro cervicale ogni 100.000 donne, pari a quasi il 90% di probabilità di non riscontrare il cancro alla cervice.
Una patologia ordinaria
L’HPV è la malattia a trasmissione sessuale più comune al mondo, così comune che quasi tutte le persone sessualmente attive contraggono il virus a meno che non siano vaccinate, secondo i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie. Il più delle volte, il sistema immunitario è in grado di eliminare l’infezione da HPV. Ma alcuni ceppi del virus diventano persistenti in una minoranza di persone e, nel tempo, possono portare a determinati tumori. Negli Stati Uniti, quasi tutti i casi di cancro cervicale sono causati da un’infezione persistente da HPV.
Vaccino HPV non solo alle ragazze
Dal 2006, gli esperti mondiali hanno raccomandato alle ragazze di ricevere il vaccino HPV, già all’età di 9 anni e all’età di 12 anni. Se perdono quella finestra, le ragazze più grandi e le giovani donne fino all’età di 26 anni possono ricevere iniezioni di “recupero”. Il consiglio è stato successivamente esteso a ragazzi e giovani uomini, poiché l’HPV può anche causare tumori al pene, all’ano e alla gola.
In Italia
In Italia tale vaccino viene solo raccomandato, di conseguenza la copertura vaccinale si attesta intorno al 73-76% per le femmine e al 60% per i maschi ( dati emersi nel 2019 al meeting internazionale all’Ifo Regina Elena e San Gallicano di Roma ). Ogni anno in Italia ci sono 46.000 nuove diagnosi di cancro alla cervice dell’utero, un tumore molto aggressivo che, quando diagnosticato tardi, ha una possibilità di guarigione molto bassa. L’Hpv è la causa principale di questa malattia così come di alcuni tumori testa collo, del pene e dell’ano. La vaccinazione contro l’Hpv è gratuita per tutti i giovani tra gli 11 e i 12 anni, secondo il programma di vaccinazione ministeriale.
In generale la raccomandazione a tale vaccinazione è molto elevata, nonostante l’attuale pandemia abbia causato drasticamente a livello globale il crollo delle vaccinazioni infantili.