In viaggio o in vacanza nella nostra “farmacia da tasca” non devono mancare i probiotici o fermenti lattici, alleati preziosi per proteggerci da eventuali problemi gastrointestinali dovuti al cambiamento di stile di vita o di alimentazione. Luisa Fontana, dottoressa in chimica e tecnologia farmaceutica, specialista in fitoterapia, nutrizione e medicina funzionale, omeopatia ci spiega perché.
Dottoressa Fontana perché i fermenti lattici sono cosi importanti e come ci proteggono?
“I probiotici sono batteri già presenti nel nostro organismo che vivono in simbiosi con esso: lo aiutano a sopravvivere in cambio dello stesso. Lo squilibrio di tale simbiosi con questi “batteri buoni” può causare seri danni se protratto per un lungo periodo. Ogni giorno agenti nocivi vengono a contatto con la pelle, inalati, ingeriti con gli alimenti. Non ce ne accorgiamo proprio perché i nostri batteri ci proteggono a tutti i livelli: del naso, della bocca, dello stomaco, dei vari tratti dell’intestino, dell’apparato uro-genitale e della pelle. Se i batteri buoni si trovano in numero maggiore rispetto a quelli nocivi noi ci troviamo in “eubiosi”, cioè in equilibrio ottimale e ci sentiamo bene. Purtroppo, spesso il nostro stile di vita, l’uso eccessivo di farmaci e la nostra alimentazione indeboliscono e abbattono i batteri buoni, favorendo la crescita di quelli cattivi: in questo caso si parla di “disbiosi”, cioè il nostro equilibrio è stato interrotto. La disbiosi provoca gonfiore addominale, stipsi, diarrea o un’alternanza di queste due condizioni, malesseri diffusi, insonnia, irritazione, depressione, abbassamento delle difese immunitarie e altre patologie su cui sono appena iniziati studi di un’eventuale correlazione. Ecco perché è importante assumere i probiotici: nello specifico, vanno ingeriti vicino ai pasti perché l’ambiente acido dello stomaco (necessario per ‘disinfettare’ gli alimenti che introduciamo e promuovere la digestione delle proteine) vuoto li ‘neutralizza’”.
Quale aiuto dagli alimenti?
“Alcune formulazioni di probiotici contengono anche prebiotici, che fungono da alimento per il probiotico stesso. Ci sono vari alimenti a effetto prebiotico: fibre solubili e insolubili della verdura, della frutta, dei legumi e dei cereali che devono essere idratate da un giusto introito di acqua”.
Quali sono le origini dei fermenti lattici o probiotici?
“Già dall’origine del nome si può dedurre la funzione vitale di questi batteri: la parola “probiotico” proviene dal greco “pro biòs” che significa “per la vita”. La definizione di fermento lattico proviene da “qualcosa” che promuoveva la fermentazione del latte nell’antenato dello yogurt e che era consumato ogni giorno da certe popolazioni caucasiche alla fine del XIX secolo. Lo scopritore di “qualcosa che fermentava il latte” fu l’immunologo e biologo russo Mecnikov che si mise a studiare queste popolazioni incuriosito dalla loro longevità e benessere anche in tarda età: riportava di centenari che andavano tranquillamente a zappare la terra ogni giorno. Solo più tardi, con l’avvento del microscopio, si riuscì a vedere i batteri che in seguito vennero classificati in famiglie, ceppi e ulteriori suddivisioni fino ad arrivare a identificare ciascuno con una propria carta d’identità dove vengono riportati una sigla e un numero, ciò che oggi leggiamo sulle confezioni dei probiotici/fermenti lattici”.