Lavoro e riaperture per far ripartire il Paese entro Natale. Il covid-19 ha profondamente colpito il Regno Unito. Per questo, il Primo Ministro ha invitato i datori di lavoro a richiamare tutti i dipendenti con la speranza di una vita normale entro Natale. Boris Johnson, infatti, incoraggia i datori di lavoro e tutti i lavoratori di buona volontà a rimettersi in moto per far ripartire l’economia del Paese colpita profondamente dalla pandemia, come nel resto del mondo. Gli aiuti economici dati dal governo a tutte le attività e i lavoratori regolari termineranno il prossimo ottobre.
Boris Johnson mostra un certo ottimismo, ricordando alla nazione che già dal primo agosto ci saranno molte riaperture tra cui ristoranti e teatri. Inoltre, le distanze sociali potrebbero essere eliminate già a novembre. Johnson, inoltre, lascia piena autonomia ai datori di lavoro circa modalità e orari che permettano di tornare in ufficio rispettando le norme di sicurezza vigenti, senza disprezzare il lavoro da casa, anzi incentivandolo. L‘annuncio è arrivato venerdì durante un ampio discorso in cui Johnson ha presentato una serie di misure per riportare la Gran Bretagna alla normalità tra cui: rendere sempre più sicuri i trasporti pubblici affinché’ autobus, metropolitane e treni possano essere usati al meglio per andare al lavoro; dare al Sistema sanitario nazionale un extra di 3 miliardi di sterline in modo che gli ospedali siano “pronti alla battaglia” per il prossimo inverno; fissare un obiettivo di 500.000 tamponi al giorno entro la fine di ottobre in modo che le riacutizzazioni possano essere gestite rapidamente; stabilire un lasso di tempo sulla distanza sociale; far ripartire tutte le stagioni sportive entro ottobre e dal primo agosto riaprire la stagione teatrale.
Gli esperti scientifici del Primo Ministro ricordano, comunque, di stare sempre in allerta tant’è che chiusure lampo o immediate restrizioni saranno attuate al minimo cenno di peggioramento.
Le prime misure di blocco furono attuate lo scorso 23 marzo incluso il divieto di viaggiare se non per seri motivi di lavoro e il blocco dell’edilizia. Lo scorso 10 maggio, furono allentati tali divieti e oggi la fase tre sembra essere più vicina.