Rivolte e spesa proletaria. Sono queste le parole d’ordine scandite da gruppi auto-organizzati formatisi su Facebook e altre piattaforme di social network che rivendicano il rifornimento alimentare gratuito a causa del coronavirus che ha costretto milioni di persone a casa.
Ovviamente, le rivolte sono gestite e organizzate dalla criminalità organizzata, ma anche da ultras di stadio, centri sociali e anarchici. Queste ultime tre categorie hanno subito aderito all’iniziativa che avrebbe il suo epicentro a Palermo e Catania. Il quartiere Zen di Palermo, infatti, sarebbe sotto la lente di ingrandimento delle forze dell’ordine. Le ragioni di queste razzie pianificate e localizzate soprattutto nel sud Italia, vanno dalla carenza di liquidità accentuatasi con la quarantena del Coronavirus, a quella provocata dall’alto tasso di disoccupazione, ma anche dalla volontà di frange antagoniste (come da parte della criminalità organizzata) di cavalcare la protesta anche in favore di clandestini e occupazioni abusive.
“Rivoluzione nazionale”, ma anche altri gruppi “chiusi” formatisi su Facebook, rivendicano il diritto all’approvvigionamento gratuito dei bisognosi, anche se non viene specificato quale sia realmente il diritto all’accaparramento gratuito da parte di fette di popolazione non meglio descritte. Le forze dell’ordine, opportunamente informate, sono comunque schierate nei punti nevralgici, pronte ad intervenire, anche grazie alle informazioni provenienti dai servizi di sicurezza che stanno continuamente monitorando la situazione a scanso di un allargamento del fenomeno.
Le proteste e le azioni in progetto, assumono i canoni di una vera e propria rivolta, condotta non tanto contro le iniziative dell’attuale Governo, quanto a rendere disponibili risorse tutt’altro che primarie nelle fasce della popolazione che si ritiene essere più disagiata. Ma non solo. Certe frange antagoniste, così come la criminalità organizzata, perseguono da sempre l’obiettivo dei disordini sociali per consolidare la loro presenza.
Il rischio di rivolte e ribellioni al sud era stato al governo segnalato dagli 007, così come spiega un articolo pubblicato su Il Mattino.