L’estate è alle porte. E con lei anche i ronzanti e pungenti insetti che ci opprimono. L’Università La Sapienza di Roma da oggi offre uno strumento figlio dell’economia 2.0, un passo oltre il consueto, e antigienico, schiaccia-mosche. La nuova creatura dell’ateneo romano è ZanzaMapp, un nuovo strumento per ottenere la mappatura delle aree con la maggiore concentrazione di zanzare laddove creano più disagio. L’app è stata ideata per perfezionare le strategie di controllo e creare una piattaforma accessibile dove tutti i dati convergono a disposizione di enti territoriali in caso di interventi di disinfestazione.
Il virus Zika, portato dalla Aedes Albopictus anche conosciuta come Zanzara Tigre, recentemente ha fatto suonare il campanello d’allarme. L’emergenza Zika ha ricordato quanto sia alto per l’uomo il rischio di trasmissione di malattie dalle zanzare. Specialmente dopo l’allerta diffusa dal direttore del Dipartimento Europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Zsuzanna Jakab, oggi è fondamentale creare uno strumento accessibile per tenere sotto controllo l’attività nella lotta alle zanzare. Parassitologa e coordinatrice del gruppo di Medical Entomology della Sapienza, Alessandra della Torre, spiega i rischi reali per la salute dell’uomo: «I virus esotici come lo Zika, possono essere portati in Italia nel sangue di viaggiatori provenienti da aree tropicali endemiche». «Se i soggetti colpiti – aggiunge la parassitologa – sono punti da alcune specie di zanzare presenti sul nostro territorio possono trasmettere i virus alle zanzare stesse, che dopo pochi giorni sono a loro volta in grado di trasmetterli a un’altra persona tramite una nuova puntura».
Zanzamapp è stata creata dal ricercatore Cesare Bianchi della Sapienza di Roma e si basa sulle competenze medico-scientifiche del laboratorio Social Dynamics del dipartimento di Fisica e del gruppo di Medical Entomology del dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive della Sapienza. L’ottimizzazione informatica e la geo-localizzazione sono a cura della start-up GH. L’app è disponibile per Android, Ios, Windows Phone e anche per i personal computer, in modo tale da comparare le segnalazioni degli utenti con i dati rilevati grazie alle trappole per zanzare. Inoltre la rete potrà essere arricchita ulteriormente con dati degli enti territoriali qualora decidano di contribuire al progetto. In questo modo verrà creata una heatmap delle zone più infestate dalle zanzare.
Tra gli obiettivi di questo progetto il più importante è quello di coinvolgere la popolazione nella partecipazione attiva costituendo cosi la citizen science. L’applicazione consente a tutti di partecipare con segnalazioni riguardo punto geografico di rilevazione, l’orario della stessa ed eventualmente l’invio di una fotografia per l’identificazione certa della specie. Ma sarà possibile anche approfondire facilmente gli aspetti scientifici relativi alle zanzare. I dati raccolti sono pubblici e possono essere scaricati da chi ne fa richiesta in vari formati sia per scopi di monitoraggio e coordinazione delle azioni di disinfestazione che a scopi di analisi ai fini di studio.