Prima di entrare in argomento, sarà bene chiarire un punto. Tutti, NESSUNO ESCLUSO, e quindi compresi…mafiosi, camorristi, ‘ndranghetisti, terroristi (senza ex perché ex può esserlo una fidanzata o una moglie, non un appartenente a quelle categorie, che … quello che era rimane), hanno diritto di esprimere il proprio pensiero: bello, brutto o nefasto che sia. Ed è un DIRITTO costituzionalmente garantito A TUTTI, non come pensano a sinistra, solo a chi dicono loro! Starà poi al libero discernimento della gente, decidere se ascoltare o meno.
Le trasmissioni televisive di oggi le divido in due categorie: quelle dove chi conduce è schierato a sinistra (e finge un’equidistanza che non pensa neanche per scherzo, subito smascherata dalla virulenta partigianeria che esplode prepotente appena hanno di fronte un “nemico”) e le altre, dove i conduttori, di matrice non di sinistra, invitano e lasciano parlare tutti, senza distinzione. La differenza sostanziale sta nel fatto che, mentre questi ultimi permettono agli ospiti schierati a sinistra di dire le peggiori nefandezze, e questo ci stà pure, gli permettono però anche, e questo non ci sta’ affatto, di offendere chi non è d’accordo con loro e di fare quello che ci hanno insegnato essere MALEDUCAZIONE … e cioè interrompere chi sta parlando! Quelli di sinistra invece … ci pensano loro direttamente a interrompere …
Negli ultimi giorni, dopo aver sopportato (si fa per dire, perché non l’ho sopportato affatto e ho cambiato canale), un vero bombardamento di strampalati interventi, in quasi tutte le trasmissioni televisive serali, da parte dei soliti noti … sempre protesi, dall’alto della loro ignoranza sui temi di cui invece discettano, ho notato un incremento delle interruzioni, ogni volta che chi pensa diversamente da loro aveva la parola, urlando in modo sguaiato, con il solo effetto … di non far capire nulla al povero, incolpevole, ascoltatore.
Per questo, ho deciso di scrivere di questo assai discutibile modo di fare e di porre infine due domande.
Cari conduttori … così non va bene affatto. Capisco che a voi possa non interessare ma, riflettendoci, forse magari realizzate che continuando per questa strada finirà che la gente, non è che cambierà canale … salterà direttamente quello dove sa che trova voi … e soprattutto certi vostri ospiti! Se non vi interessa il numero di spettatori, che pensavo fosse per voi essenziale, fate pure … il problema non è mio. E però, avete pensato che … dire cose importanti, interessanti e utili … non serve a nulla se non c’è nessuno che ascolta?
Ma veniamo a quello che mi ha stuzzicato questa volta. Lunedì scorso, nel corso della trasmissione Quarta Repubblica di Nicola Porro, Piero Sansonetti, quello dall’aria ispirata sempre pronto a insorgere contro chiunque osi dire qualcosa che a lui non aggrada, ha dato veramente il meglio di sé. È incredibile come i comunisti ( loro eredi o pseudo tali, nostalgici, ammiratori, contigui, o come diavolo volete chiamarli) insistano nella loro sistematica opera di mistificazione della realtà. Tipo quell’altro fenomeno, Luisella Costamagna, pubblicamente sbugiardata da Capezzone sere fa, quando ha detto che Giorgia Meloni incitava all’odio, perché aveva detto che la Sea Watch doveva essere affondata … dimenticando di dire però … che la frase completa era “prima si fanno scendere tutti”! Uguale vero, signora Costamagna?!
Il tuttologo Piero Sansonetti invece, e se lo tenga l’appellativo, dato che è lui che così si presenta, quale che sia l’argomento in discussione … quello che sa sempre tutto, meglio e più degli altri, con l’aria quasi ascetica del depositario di verità … quello che vive nella smania di trovare razzisti e fascisti dovunque, e che mi sa tanto che tra un po’ li troverà infiltrati pure nel … latte macchiato. Non so se è solo una mia impressione, ma da qualche tempo mi sembra come preda di una sorta di raptus, che lo fa scattare alla sola idea che esistano Salvini e la Lega, a cui addebita tutti i mali del mondo …. Questo giovanotto, ormai neppure più tanto, come attesta la capigliatura lunghetta come quella dei giovani dell’epoca in cui lui lo era, ma di un colore assai poco giovane, ricorda tanto quelli che ci raccontano essere le c.d. “sardine”. Guardateli quei “giovani” … nel servizio televisivo a Palermo. Intorno al loro idolo, il tipo col cerchietto che rispondendo alla contestazione dell’intervistatore di fargli vedere un documento da cui risultasse un suo legame con Prodi … appena è uscito fuori il documento … si è nascosto dietro un muro … di giovani … con i capelli grigi (quelli che ce l’avevano), e la pancetta, anche se pancetta per qualcuno è pure riduttivo, per salvarlo dal perfido intervistatore. E i giovani? Non pervenuti ….
Ma torniamo a Sansonetti. A fronte di un intervento del prof. Meluzzi che, richiamati dati ufficiali, metteva sull’avviso sui rischi di diffusione del coronavirus che, spiacente per Sansonetti, viene dalla rossa Cina, uno dei Paesi modello per i sinistri di tutti i tempi. Dopo aver blaterato sui ben più gravi pericoli del morbillo, ha poi, forse lui crede ironicamente, buttato lì che … dobbiamo sperare che il virus arrivi in Africa, così si sparerà sui gommoni … e concludere infine dicendo: “C’è una malattia in giro e decidiamo di come buttare a mare gli africani …”. Lasciamo da parte le altre fantasie che ha continuato a propinare, accalorandosi in modo semplicemente incomprensibile, e andiamo alle due domande.
Una per Porro, Giordano e Del Debbio … e una per me stesso.
A loro: davvero pensate di rendere un utile servizio agli spettatori invitando ospiti come Sansonetti e simili?
A me: … ma Sansonetti … ci è … o ci fa?!