Senti senti che coro di ululanti piagnoni per la citofonata a un presunto spacciatore. Prima chiariamo un punto però, per me fondamentale. Non concordo assolutamente sull’iniziativa di Salvini di andare a citofonare a un tizio per chiedergli se fosse vero che è uno spacciatore. Questo non perché vi sia qualcosa di illecito o, come quelli che non sanno più neanche articolare una minima critica sensata ormai fanno quotidianamente, invocando un razzismo che alberga solo nelle loro menti, troppo compromesse dalla partigianeria che non perdono occasione per emettere suoni così, solo per cambiar l’aria alla bocca. Ma perché penso che un Senatore della Repubblica dovrebbe essere un pochino più rispettoso del suo ruolo, e mantenere comportamenti e atteggiamenti del tutto diversi.
Se il coro di ululanti lo avesse contestato sotto il profilo dell’inopportunità o delle altre innumerevoli censure che potrebbero muoversi a questa iniziativa, non ho timore a dirlo, lo avrei contestato, a chiare lettere, come faccio sempre con chiunque, anch’io, ma ricominciare con la idiota tiritera del razzismo e del fascismo, mi fa pensare di esser io a sbagliare e di trovarmi in compagnia di quelli che davvero non capiscono nulla.
Stai a vedere che, alla fine della favola, ha ragione lui e la gente sarà contenta di questa sua pensata!
Non me ne frega assolutamente niente, e rimango della mia idea: e cioè che un Senatore, no non dovrebbe, ma NON DEVE fare di queste cose, anche se certo non per gli ululanti contestatori a prescindere, per i media o per quello pseudo movimento ittico “improvvisamente” (anche se, quanto poco improvvisamente, sono convinto, prima o poi si scoprirà) apparso sulla scena pubblica, che sono convinto prenda spunto da quell’abile regista che a suo tempo “sistemò” l’IRI … e molto altro. Non mi convincerò mai che iniziative del genere possano esprimere quello che dovrebbe essere lo stile di chi rappresenta o ha rappresentato le Istituzioni e, in questo caso, in uno dei ruoli più alti.
Sul merito, trovo semplicemente risibile quel che ho letto avrebbero detto, a prenderlo per buono, le Autorità tunisine. Alla faccia delle qualità di misura, equilibrio, savoir faire che da sempre hanno costituito il patrimonio fondamentale di ogni buon diplomatico …. E poi ce chi si lamenta di avere Di Maio ministro degli Esteri!? Razzismo? E che accidenti c’entra il razzismo, se chiedo a uno se fa lo spacciatore!? Non gli ha chiesto mica di che nazionalità, colore, religione o parte politica è! Ma vi siete veramente bevuti il cervello!?
Se sì beh … attenti alla guida … hai visto mai aver bevuto il cervello … dovesse dare positività all’etilometro!
E poi di quale violazione della privacy andate cianciando? Se citofono a chicchessia, e gli chiedo se posso accedere alla sua abitazione per parlargli, perché c’è chi lo accusa di essere uno spacciatore, e quel qualcuno è insieme a me … c’è di grazia qualcuno in grado, norme alla mano, e non sospinto dalle paturnie, di spiegarmi cosa ci sarebbe di illecito? Certo, troverei assai improbabile che il soggetto a cui rivolgessi una domanda del genere mi confermasse che, beh sì, in effetti sono uno spacciatore. E quindi, se non altro per l’inutilità della domanda, non mi verrebbe in mente di fargliela, ma di qui a sbraitare in quel modo scomposto, che ricorda tanto un gallinaio, signori miei, ce ne passa e non poco!
Ma possibile che non ne prendete davvero una?! Avevate un’occasione d’oro per coprilo di ridicolo, con l’ironia, con il sarcasmo, di sbeffeggiarlo, magari anche in modo elegante … e che fate … parlate di razzismo e di fascismo?! E va bene, mi sa tanto che pensate che ne raccoglierà veramente troppo pochi di voti di qui a Dio sa quando, se non fate altro che aiutarlo. Contenti voi ….
Per la cronaca … “ignoti“, probabilmente democratici, risorse o Dio sa cosa, hanno danneggiato l’auto di quella signora che, avendo solo perso un figlio ucciso dalla droga, si è permessa di denunciare spacciatori …