Boris Johnson condanna il sistema giudiziario per avere rilasciato il terrorista che lo scorso 29 novembre ha ucciso a coltellate due persone: Jack Merritt, 25 anni e Saskia Jones, 23. E mentre Johnson annuncia le dure modifiche alle sentenze di condanna (“Non rilasciare mai i condannati per atti terroristici”), Corbyn incolpa i precedenti leader politici, tra cui Tony Blair, di aver alimentato l’odio con disastrosi interventi stranieri. Secondo Corbyn, “non solo i terroristi, ma anche i loro finanziatori e reclutatori sono parimenti responsabile della situazione in cui l’Inghilterra si trova oggi sottolineando come sedici anni fa, il partito laburista mise in guardia contro l’invasione e l’occupazione dell’Iraq temendo proprio la spirale di conflitti, odio, miseria, disperazione che oggi alimenta le guerre, il conflitto, il terrorismo e la miseria delle generazioni future”. Sempre secondo Corbyn: “Deve essere svolta un’indagine molto accurata e le domande da farsi sono tante, tra cui: cosa stavano facendo i servizi di libertà vigilata? Il consiglio di libertà condizionale doveva essere coinvolto nel decidere se ‘il terrorista’ sarebbe dovuto o meno essere rilasciato dalla prigione? Cosa è successo in prigione? Questo individuo dichiarato un pericolo per la società ha ricevuto o meno un programma di de-radicalizzazione?”.
Così l’attacco terroristico, tra Twitter e dichiarazioni pubbliche, si trasforma in politica d’occasione per le elezioni del prossimo 12 dicembre. Il laburista Yvette Cooper chiede al segretario di Stato conservatore, Priti Patel, come sia possibile che un uomo ritenuto così pericoloso possa essere rilasciato dopo soli 6 anni senza la valutazione della Commissione. La risposta accusatoria contro il partito laburista da parte di Patel non tarda ad arrivare. Infatti, secondo il segretario “la legislazione introdotta dal governo laburista nel 2008 ha fatto sì che terroristi pericolosi dovevano essere rilasciati automaticamente dopo metà della loro pena detentiva”.
Johnson: “Basta con approcci fallimentari del passato”
“È assolutamente chiaro che non possiamo continuare con gli approcci falliti del passato – replica Johnson – non possiamo rischiare di trovarci nella stessa situazione, nei prossimi cinque anni, in cui il Parlamento non può fare ciò che è necessario. Abbiamo bisogno di un governo in grado di agire. Il terrorista che ha attaccato lo scorso venerdì è stato condannato 11 anni fa in virtù delle leggi approvate nel 2008 che stabilivano il rilascio anticipato automatico. Questo sistema deve finire! Come sto ripetendo da quattro mesi. Un condannato per un grave reato di terrorismo dovrebbe scontare una pena minima obbligatoria di 14 anni, e alcuni non dovrebbero mai essere rilasciati. Inoltre, per tutti gli atti terroristici e le offese estremiste, la sentenza annunciata dal giudice deve equivalere al tempo effettivamente scontato: questi criminali devono pagare ogni giorno della loro pena, senza eccezioni”.
Nel frattempo, Brendan Cox, marito della deputata assassinata Jo Cox, membro del gruppo elettorale Survivors Against Terror, ha invitato tutti i politici a non usare la tragedia come pretesto per ottenere vantaggi di partito o voti politici a basso costo. Le parole di Cox saranno ascoltate?