La compagnia di navigazione “Grandi Navi Veloci” è stata vittima di un accesso abusivo ai propri sistemi informativi perpetrato da ignoti criminali informatici. E’ stata la stessa compagnia a rendere noto il cyber attacco, precisando che la violazione dei sistemi informatici è avvenuta presumibilmente nell’arco temporale compreso tra il 25 giugno e il 18 luglio.
L’attacco hacker, definito nella nota di Grandi Navi Veloci come “sofisticato”, ha determinato un significativo data breach con violazione di records contenenti dati personali di alcuni utenti del portale di e-commerce della Compagnia e, più precisamente, come dichiarato dall’azienda, dati anagrafici e di pagamento delle transazioni eseguite sul portale. La compagnia ha notificato il data breach all’Autorità Garante rendendo altresì noto di avere messo in campo misure di mitigazione del rischio rilevato e di mitigazione degli impatti dell’intrusione notificata.
La compagnia ha messo a disposizione degli utenti interessati dalla violazione il numero di telefono +39 010 2094599, che risponde sette giorni su sette dalle 8 alle 21, e l’indirizzo di posta elettronica dataprotection@gnv.it, e ha anche provveduto a contattare tutti gli utenti che potrebbero essere interessati dall’attacco per le opportune cautele.
Ancora una volta emerge, con fin troppa evidenza, la vulnerabilità dei sistemi informativi di aziende anche strutturate e questo è rappresentativo della concreta esigenza di creare modelli efficienti ed efficaci di governance dell’information security con un serio e consapevole commitment da parte del senior management circa l’importanza del presidio di tutti i domini della secutiry aziendale, dal risk management all’incident management con lungimirante e proattiva gestione della business continuity aziendale che significa anche tutela imprescindibile della reputazione aziendale, fortemente compromessa in caso di data breach.
E’ molto importante, inoltre, accompagnare sempre il presidio dell’information security con un programma di training che sviluppi con costanza la cultura della consapevolezza dei rischi, tenendo presente che molto spesso la principale causa dei cyber attacchi è causalmente ricollegabile al cosiddetto “fattore umano”.