L’interconnessione tra individui, e individui e aziende, è cresciuta negli ultimi decenni in maniera esponenziale. Da un po’ anche le macchine comunicano con le macchine: stampanti, telefono, media di trasmissione o Internet, in ogni momento tutto può collegarsi con tutto e con tutti. Ora, con la tecnologia Blockchain, si sta innescando un’ altra rivoluzione, poiché tale innovazione agevola ed accelera ulteriormente ogni tipo di scambio, dando vita così a nuovi e molteplici mercati.
La Blockchain, per una sua più rapida e vasta adozione, può avvalersi del 5G, le cui funzionalità ne ottimizzano caratteristiche e peculiarità.
L’unione di Blockchain, 5G e IoT, che insieme formano un unicum coerente di tecnologie, a breve potrà modificare radicalmente le nostre economie e le nostre vite. Infatti, il mix perfetto di questi elementi adesso è pronto per essere utilizzato in diversi ambiti del nostro quotidiano, che potrà così essere enormemente semplificato.
L’IoT. è in grado di offrire una macchina estremamente sicura mentre, caratteristiche peculiari della Blockchain, sono la fiducia, l’immutabilità e la trasparenza.
Con l’utilizzo del 5G invece sarà la velocità della rete ad essere notevolmente migliorata, permettendo così un forte aumento di immissione e scambio di dati, che potranno essere elaborati e archiviati da terminali intelligenti e nodi di edge computing.
La Caratteristica fondante delle Blockchain pubbliche e decentralizzate è quella di garantire l’immutabilità, la resistenza alla manomissione e di stabilire il consenso tra le entità diffidenti.
Pertanto, tali protocolli, possono essere utilizzati come livello di base per la risoluzione delle controversie tra dispositivi IoT, che non sono in grado di risolvere transazioni o condizioni di contratto intelligenti. Dal momento che questi ultimi dispositivi possono effettuare transazioni economiche e gestire veicoli, è fondamentale stabilire un livello di protocollo sottostante con una solida sicurezza, ruolo perfetto per le blockchain, che sanno eccellere in questo.
Inoltre le blockchain decentralizzate, rispetto all’attuale modello client-server utilizzato in IoT., offrono il fondamentale ed imprescindibile vantaggio di garantire e proteggere in toto l’identità.
Infatti i dispositivi IoT si riconoscono tramite server-cloud, con i loro dati di identificazione contenuti in questi database. Pertanto, tali dati possono essere compromessi, rubati o imitati, presentando una grave minaccia alla sicurezza per qualsiasi applicazione che gira su tale rete.
Usando una blockchain decentralizzata, si è in grado, invece, di proteggere queste identità attraverso l’uso della crittografia asimmetrica e algoritmi di hashing sicuri. I dispositivi vengono infatti registrati in base ai rispettivi indirizzi blockchain corrispondenti, garantendone la riservatezza. Tale prerogativa della blockchain può fornire un altissimo livello di sicurezza e identificazione senza attriti, che non ha eguali nella tecnologia centralizzata esistente.
Sicuramente in futuro le infrastrutture saranno il punto cardine dei nostri dati, anche se già oggi è considerato normale e comune l’utilizzo di dispositivi IoT interconnessi (frigoriferi, cucine, io altri e vari dispositivi tipo Alexa di Amazon), che allo stato attuale acquisiscono, però, solo i dati, senza una grossa elaborazione.
Ossia manca ancora la loro gestione per una profilazione ad hoc su ogni singolo elemento di quella infrastruttura.
Esempio pratico, futuristico ma non troppo, può essere quello del frigorifero:
riempito normalmente di prodotti di consumo quotidiano, nel momento in cui gli alimenti più utilizzati sono in esaurimento, avrà un sistema che, grazie ad una elaborazione effettuata dall AI, invierà in tempo reale la lista della spesa, senza alcun intervento umano di controllo di giacenza di quel frigorifero.
Ma, a parte questo esempio banalissimo, altra importante dimostrazione dei vantaggi applicativi delle nuove tecnologie, può consistere nell’interscambio energetico, con relative rinnovabili al seguito (modifiche normative permettendo), in cui ad esempio un edificio di 20 condomini, potrà per prima cosa usufruire di fonti rinnovabili installate sul tetto e, successivamente, distribuire l’esigenza energetica ad ogni singolo condomino/abitazione. Ciò permetterà un enorme risparmio energetico, con il duplice vantaggio, economico per il condomino, e soprattutto di rispetto per l’ambiente.
In tutto questo la blockchain gioca un ruolo fondamentale, sia per la sicurezza del dato stesso, grazie alla sua caratteristica di decentralizzazione del dato, ma soprattutto per la gestione della infrastruttura stessa.
Per ottenere il massimo delle opportunità applicative dalla Blockchain, il mio pensiero è che essa debba essere di dominio pubblico, ossia con una relativa governance sul settore infrastrutture, in grado di visionare l’andamento delle regole, senza imporle, e soprattutto responsabilizzando ogni singolo cittadino all’utilizzo di questa tecnologia.
Usufruendo contemporaneamente delle risorse di queste fondamentali innovazioni digitali (ossia l’automazione data dall’IoT, che comunica ad altissima velocità grazie al 5G, su protocollo Blockchain), entro breve tempo settori tradizionali e poco sollecitati dalle novità telematiche negli anni, come quello dell’agricoltura, dell’estrazione e della perforazione, possono, non solo competere con altri e più modernizzati settori, ma addirittura primeggiare.
Infatti il perfezionamento della rete dovuto al 5G, con l’esponenziale aumento di portata e larghezza di banda, assieme ad una sua molto più ampia copertura, grazie all’ edge computing, apporterà sicuramente un aumento dei nodi aggiuntivi che si uniscono alle blockchain pubbliche. Estendendo la copertura ad aree remote e fornendo una maggiore connettività a dispositivi mobili come cellulari e tablet, potrebbero esserci aumenti significativi nella partecipazione alla rete e, di conseguenza, miglioramento della sicurezza e del decentramento.
In più, grazie alla maggiore copertura di rete, gli sviluppatori avrebbero più possibilità di sperimentare e trovare soluzioni per le riduzioni dei tempi di blocco, aumentando così il throughput su catena. Da ciò deriverebbe un miglior supporto per i dispositivi IoT che utilizzano blockchain per insediamento, consenso e sicurezza.
Riassumendo, ritengo che la blockchain debba necessariamente essere il vero e sostanziale supporto per le nuove tecnologie, poiché la sua struttura tecnica permette migliorie soprattutto nella sicurezza dei dati di ciascun individuo. Inoltre essa è in grado di fornire sostegno sostanziale alle molteplici e variegate necessità del quotidiano, offrendo così, una sempre più elevata qualità di vita.
#BUONFUTUROATUTTI
William Nonnis – Ministero della Difesa – Full Stack & Blockchain Developer – Blockchain Consultant – Staff Tecnico Italian Open Lab – Member of Focus Group UNINFO (CEN/CENELEC) Blockchain DLT – Membro del Consiglio Nazionale di Italia4Blockchain