Introduzione
L’analisi effettuata in “Il (dis)ordine mondiale. Storia ed attualità della lotta per l’egemonia globale”, non può dirsi completa senza la trattazione delle manovre che le super potenze tecnologie, USA, Russia e Cina, stanno effettuando nel cyber space.
Oggi, infatti, è impossibile immaginare la realtà senza la mediazione di Internet; dalla più semplice operazione, come la convalida di un biglietto del treno, ai trasferimenti di capitali milionari, oggi nulla può avvenire senza di essa. Ne deriva che:
- chi controlla la “quinta dimensione” (dopo aria, terra, mare e spazio), è colui che può orientare il capitalismo e finanche disattivarlo e, quindi, che nell’ambito degli equilibri del sistema internazionale tra la moltitudine di attori in gioco, acquisire ivi una posizione rilevante è un obiettivo pari, se non addirittura superiore alla conquista di un campo di battaglia tradizionale;
- nel valutare la forza di una nazione o altro tipo di organizzazione non può prescindersi dall’esaminarne la capacità di cyber warfare, da intendersi come il complesso delle tecniche di difesa, attacco e sorveglianza che integrano e potenziano quelle più tradizionali della guerra asimmetrica.
Da ciò deriva a sua volta la necessità, per gli establishment di ogni parte del mondo, di elaborare specifiche soluzioni per avvantaggiarsi di questa frontiera.
In particolare, le principali strategie per l’egemonia in ambito cyber sono:
- l’acquisizione del controllo dell’hardware che compone la Rete: dai cavi in fibra ottica che giacciono sui fondali oceanici, passando per i core server che fungono da snodo principale delle informazioni, sino ai device di uso quotidiano, in primis smartphone, e agli ASIC e GPU che consentono la validazione delle transazioni in cryptocurrencies.
Ciò implica la necessità:
- sia di conquistare le risorse minerarie necessarie per produrli, le cc.dd. terre rare;
- sia di sottoporre a supervisione dell’intelligence, l’attività delle coorporation deputate alla sua produzione e manutenzione nonché alla fornitura di servizi di/in Rete (es. Google, Facebook, Huawei ecc.);
- la sorveglianza di massa, lo sviluppo di cyber armi e l’implementazione di cyber difese;
- la diffusione di prassi e ideologie liberticide, sia all’interno sia all’esterno della propria realtà, che hanno cioè l’effetto di costruire tabù, convinzioni generalizzate che non si possono mettere in discussione.
Ognuna di esse concorre alla realizzazione di un unico e comune macro obiettivo: creare un gigantesco dispositivo di controllo sociale che impedisca l’insorgenza di fenomeni destabilizzanti il potere costituito, da qualsiasi foonte provengano.
Come si è detto, infatti, in un globo abitato da 7,6 miliardi di individui, di cui quasi 800 milioni totalmente analfabeti, afflitto da guerre, cambiamenti climatici dall’impatto devastante e in cui la dottrina economica dominante sostiene costantemente il saccheggio di diritti e opportunità di un crescente numero di persone, sottoporre l’umanità a un controllo pervasivo, manipolarne l’opinione e, più in generale, mantenerla in stato di analfabetismo funzionale, costituisce un obiettivo comune ai più evoluti sistemi di potere, in quanto indispensabile a ridurre l’insorgere di fenomeni destabilizzanti ai propri danni.
In questo approfondimento ci si soffermerà sul primo e secondo punto.
Nei successivi due approfondimenti, invece, verrà rispettivamente delineato un quadro delle criptovalute e analizzato il modo in cui, nelle loro diverse accezioni, stanno venendo utilizzate nei “giochi” di potere sullo scacchiere globale.
2.-IL-DISORDINE-MONDIALE-Il-dominio-della-quinta-dimensione-25.06.2019-OFCSReport