Indiscrezioni, veleni e nomi dei papabili. In questi giorni tiene banco la nomina del Capo di Stato Maggiore della Marina. Gli Ammiragli di cui si parla vengono accostati, di volta in volta, a questo oppure a quel partito politico, piuttosto che al Ministro. In una girandola di ipotesi e posizioni che hanno tirato in ballo anche la Rappresentanza Militare.
Il delegato del Cocer, più volte rieletto, Antonello Ciavarelli, interpellato da Ofcs.report proprio in merito a un suo presunto coinvolgimento nelle nomine, spiega: “Mai come in questo periodo il Cocer ha una buona considerazione dei vertici tutti della Marina. Ciò grazie al fatto di essersi affermato nei decenni, forte dei principi di tutela della condizione morale e professionale del personale. In questo periodo inoltre – aggiune Ciavarelli – il Ministro sta dando molta considerazione agli aspetti umani dei militari per cui indirettamente anche la considerazione delle Rappresentanze aumenta. Ma da qui a dire (come sta anche accadendo) che nel ‘toto Capi di Stato Maggiore della Marina’, il Cocer è condizionante, fa ridere. Posso dire che tutti i delegati del Cocer, informalmente e formalmente, non hanno mai parlato male di alcun ammiraglio e tanto meno ufficialmente hanno parteggiato mai per qualcuno. Certo che se alcuni delegati fossero diventati così influenti nei confronti del Consiglio dei Ministri, non si comprende cosa facciano ancora al Cocer. I problemi per qualcuno possono nascere se le affermazioni possono trascendere in offese, diffamazioni e altro. In questo senso non ho dubbio che a titolo personale o come Consiglio, ci si saprà affermare nelle sedi opportune contro chi vuole spargere zizzania perchè ha interessi particolari su questo genere di cose. Mi chiedo solo – conclude – a chi possa giovare giocare sporco e chi possa avere interesse diretto su queste nomine. Ciò che preoccupa, invece, é il buttare fango sulla Marina che secondo qualcuno sarebbe fatta di vertici carrieristi e non di militari al servizio della Nazione”.
La nomina di cui si dibatte, inoltre, avrebbe un’altra particolarità. A quanto emergerebbe, l’unico per curriculum e età a poter diventare in seguito Capo di Stato Maggiore della Difesa, è l’Ammiraglio Massagli. Gli altri Ammiragli di Squadra all’atto del pensionamento di Vecciarelli, (l’attuale Capo dello Stato Maggiore della Difesa), sarebbero fuori età e quindi subentrerebbe a quel punto nuovamente l’Esercito, facendo perdere nuovamente l’equilibrio tra le Forze Armate come successo nel recente passato. Ma chi in ambito Esercito? L’attuale capo di SME o della Segretario generale della Difesa? Altri scenari negli scenari che vanno ben oltre il ruolo dei semplici delegati della Rappresentanza, che ancora rivendicano considerazione, tutele, limitazione di espressione e di materie da trattare.