La serie Netflix “13 reasons why” viene analizzata da medici e autori per capire se esista un’effettiva correlazione tra i temi affrontati dalla serie e la vulnerabilità giovanile. La protagonista del serial è un’adolescente che viene istigato al suicidio. La storia si concentra sul personaggio della 17enne Hannah Baker, che prima di compiere l’insano gesto registra delle audiocassette per 13 persone. Coloro che hanno fatto parte della sua vita e che l’hanno indirettamente condotta alla sua scelta. Nonostante l’ipotetico obiettivo dello “scuotere le coscienze” sulle problematiche di un’età delicata, i dati emersi sono preoccupanti.
L’analisi è stata condotta dai ricercatori del Nationwide Children’s Hospital di Columbus, Ohio
I medici hanno riscontrato, dal mese successivo alla messa in onda della serie, il tasso di suicidi più alto degli ultimi 5 anni di ragazzi tra i 10 e i 17 anni. Nei nove mesi successivi, inoltre, ci sono stati 195 suicidi in più rispetto alla media. La ricerca non è abbastanza per confermare le cause di questi comportamenti da parte dei giovani spettatori, ma è anche vero che la rappresentazione esplicita della morte sia capace di innescare dei comportamenti suicidi, come i creatori della serie spiegano.
Il distretto di Mesa County in Colorado e un altro del Minnesota hanno rimosso il testo a cui è ispirata la serie dalle proprie biblioteche. Mentre in Florida i produttori sono stati ritenuti responsabili di minacce di autolesionismo all’interno delle scuole di Palm Beach. All’esterno dei confini statunitensi, in Canada, è stato proibito agli studenti del proprio istituto di parlare della serie all’interno del comprensorio. In Austria, invece, si sta indagando per possibili connessioni alla serie per i tentati suicidi di due studentesse 13enni che, dopo aver lasciato un biglietto, hanno tentato il suicidio nei bagni della loro scuola. La Nuova Zelanda, inoltre, ha aggiornato il proprio sistema di censura per i contenuti vietati ai minori.
Le contromisure di Netflix per difendersi dalle accuse
La serie sta riscontrando numerose polemiche per la cruda rappresentazione dell’uso di alcool, del cyberbullismo, del sesso e del bullismo in genere. Netflix ha provveduto con l’inserimento di nuovi avvisi sensibili nelle puntate, e ha creato il sito 13reasonswhy.info rivolto all’ascolto e al supporto psicologico per le persone a rischio suicidio. La homepage del sito appare chiara, diretta. Come se fosse stata composta di step da seguire. “Talk to someone” – parla con qualcuno, con il paese di provenienza da scegliere. Accanto, un numero da contattare tramite i messaggi di testo. La schermata indica di inviare la parola “Reason” – ragionare, motivo. Subito dopo, c’è il numero da contatattare telefonicamente del centro nazionale per la prevenzione dei suicidi. Che sia l’antidoto dopo il veleno?
di Jasmine Racca
Foto Netflix.com