“La sensazione che si avverte intorno a questo nuovo mondo, quello del sindacato dei militari, è estremamente positiva. C’è molto entusiasmo e voglia di partecipazione generale”. È quanto ha dichiarato Marco Votano, segretario del sindacato “Libera Rappresentanza dei Militari”, divenuto tale con il formale accoglimento dell’istanza da parte del ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, il 6 febbraio scorso.
“Ad oggi – afferma il referente – siamo stati in grado, grazie all’impegno sui territori specifici profuso dai comitati di sezione, di essere presenti in modo concreto alla luce di ben 155 comitati locali, 55 provinciali e 19 regionali. Per noi il web è una variabile importante – spiega – ma preferiamo dare maggior peso al contatto umano. Presenza fisica piuttosto che virtuale. È vero che molte delle nostre attività atte a far conoscere il progetto sindacale vengono agevolate dall’utilizzo dei social, però ciò che rimane fondamentale è il territorio, il posto di lavoro propriamente detto. A volte ci si imbatte in quelle che io definisco le aree grigie del social web – critica Votano – Sono dei veri e propri ghetto moderni caratterizzati da persone che sparano a zero contro tutto e tutti coloro i quali non la pensano allo stesso modo. Sono questi individui che soffocano il dialogo con un click, bannando chi mette in discussione tesi pregne di dietrologie e fantasiose ricostruzioni esilaranti o grottesche. Se dovessimo perdere tempo dietro alle frustrazioni di taluni, trascureremmo quel che è più importante, ovvero i problemi e le esigenze dei nostri iscritti. Fare sindacato è qualcosa di diverso da uno sfogatoio sui social”.
“La procedura per il riconoscimento del nostro progetto sindacale è stata abbastanza lineare – racconta il segretario – Ci siamo semplicemente attenuti a ciò che prevedono la Costituzione e le direttive ministeriali in tema di associazioni sindacali. Nulla di più. Abbiamo trasmesso l’istanza prevista per il tramite dello stato maggiore che ha inviato il contenuto al gabinetto del Ministro e, essendovi i requisiti, abbiamo ottenuto l’assenso ministeriale. Non conosco i motivi per i quali alcuni progetti sindacali non abbiano ancora ottenuto l’assenso, occorrerebbe chiederlo ai loro fondatori – dice il componente di LRM – Per quanto ho potuto osservare, pare che alcuni insistano col voler ricoprire incarichi direttivi all’interno dei Sindacati, pur non essendo militari; ciò non è possibile per ovvie ragioni. Pensiamo, ad esempio, allo status proprio del militare, fattore non comune con gli iscritti di un sindacato di polizia che è ad ordinamento civile. Ci sono innumerevoli cause che non permettono, a mio modo di vedere, tale possibilità, ma purtroppo movimenti che potrebbero avere potenzialità di sviluppo interessanti sono nelle mani delle velleità di chi, magari, reputa più importante la propria personale presenza, quale dirigente sindacale, piuttosto che l’esistenza stessa di un sindacato che mai potrà ricevere il necessario assenso per operare a tutela del personale. Non entro nel merito delle scelte, ma non posso non rilevarne la contraddizione”.
“Ad oggi abbiamo completato la prima fase, ovvero l’istituzione delle commissioni delle cinque categorie esistenti in forza armata, tra cui la commissione donne, oltre all’articolazione dei dipartimenti tematici ed i team – elenca Votano – Abbiamo siglato dei protocolli con 12 importanti studi legali e rinomati professionisti presenti in tutte le regioni d’Italia. Punti fermi che forniranno tutela legale ai nostri iscritti in tutti i campi del diritto, nonché la prima consulenza gratuita. Entro un paio di settimane, contiamo di chiudere l’accordo per la copertura nazionale per l’assistenza fiscale e permettere ai nostri iscritti di usufruire in maniera gratuita dei principali servizi resi da C.A.F e Patronato. Azioni concrete, insomma, atte a rendere un servigio vantaggioso e, soprattutto, qualificato a favore degli iscritti. I prossimi appuntamenti – conclude – ci vedranno a Nola il 30 marzo, a Budapest il 12 aprile per il plenum di Euromil ed a Palermo il 4 maggio per il congresso fondativo di Libera Rappresentanza dei Militari. I nostri colleghi e le nostre colleghe stanno lavorando senza risparmiarsi; io sono orgoglioso di loro, di una grande squadra a presidio dei diritti dei lavoratori con le stellette. A loro e solo a loro va il merito di ciò che è e che sarà la nostra realtà sindacale”.