a cura di Eques
Fantastici quelli che sanno tutto, sempre di tutto e di tutti. Dispensatori di verità a buon mercato, anzi gratis, perché non si paga mica per sentirli. E però … mi domando … ma se gli capita di avere qualche problema di salute … vanno a consigliarsi da loro altrettanto dotti colleghi, … o magari vanno da uno specialista, tipo, che so … un medico? Sarebbe interessante scoprirlo, così, tanto per capire se la medicina che pretendono di somministrarci siano disposti a prenderla anche loro. Non lo so, ma so che, io almeno, se voglio del salame, vado dal salumiere ma se ho un dolore vado da un medico, e non mi viene certo in mente di spiegargli io quel che non so!
Lasciamo perdere, troppo lontani finiremmo, ed è altro di cui voglio parlare oggi, senza perder tempo a discettare su dispensatori di verità, spesso privi di titolo di studio, almeno compatibile con quel di cui parlano, e però facendo credere di capirne (piuttosto, ho scoperto una cosa interessante … quelli che lo sono ovviamente, sono in maggioranza laureati in scienze politiche, o, al più, in lettere ci fosse uno laureato in giurisprudenza e però discettano di diritto come se fosse il loro pane quotidiano).
Veniamo però all’argomento, anzi agli argomenti, di giornata, troppo lontani finiremmo altrimenti.
Credo nessuno sia riuscito a sfuggire dall’ascoltare, in un modo o in un altro, le notizie sull’ormai famigerato caso della “Diciotti”, e, da ieri sera, sull’arresto dei due anziani genitori di Matteo Renzi. Lasciamo da parte i politici che, per definizione, sono per l’appunto “di parte”, e vediamo cosa hanno detto i “giornalisti” e quelli che hanno il dominio dei microfoni e delle telecamere.
Ne cito solo un paio, per sintetizzare all’essenziale il discorso.
Myrta Merlino, che conduce un programma tv che, ho notato più di una volta, manda la pubblicità o interrompe chi solo prova a dire cose che a lei non piacciono, al di là del malcelato disappunto per i risultati della consultazione, chiamiamola così, dei 5 Stelle, ha detto che c’è un problema magistratura/politica, accostando i casi Salvini/genitori di Renzi.mA parte il modo di proporre la notizia di quei risultati, testuale: “i militanti dei 5 stelle hanno salvato ieri Salvini”, che, al di là dell’abnormità dell’affermazione sotto il profilo giuridico, lascia ben intendere la posizione di questa signora, sembrerebbe aver scoperto che forse potrebbe esserci un problema … perché la magistratura, oltre a voler perseguire un Ministro della Repubblica per atti di governo (questo lo dico io, certo non lei), ha arrestato anche due quasi settantenni, per questioni di ben diversa natura, così però parificando le due situazioni. Allora, tanto per far chiarezza, ricordiamoci quali sono i reati di cui sono accusati, che sarà meglio. Salvini, di “sequestro di persona”, per aver vietato l’ingresso sul territorio nazionale a soggetti privi di titolo, secondo le leggi vigenti, come è in ogni Paese del mondo. I signori Renzi e Bovoli, di “bancarotta fraudolenta” per essersi appropriati di ingenti somme di denaro, sottraendole a cooperative di cui, secondo l’accusa, erano gli effettivi padroni. Vogliamo dire che, solo pensare di paragonare questi due reati è … almeno singolare? Non è però questo il punto sul quale voglio richiamare l’attenzione, ma un altro.
E il bello, è che lo spunto me lo ha offerto proprio il figlio dei due indagati (quelli della bancarotta). E sì, perché, avete fatto caso, cosa ha detto Matteo Renzi, che “rispetta ed ha fiducia nella magistratura” e, però, non può non “denunciare la concomitanza della questione che riguarda i genitori con il caso della nave Diciotti”! Beh, verrebbe da chiedergli: scusi Signor Matteo Renzi, figlio dei due sottoposti a misura restrittiva, ex leader del PD, ex Presidente del Consiglio, ma Lei, prima di aprir bocca, riflette su quel che poi dice? Lei è laureato in Giurisprudenza, e quindi uno che DEVE avere le cognizioni necessarie, e non ha fatto caso al numero del procedimento penale pendente presso la Procura della Repubblica di Firenze a carico dei Suoi, attualmente in stato di restrizione, genitori?
È il n. 2123/16 R.G.N.R.! Sa perfettamente cosa significa questo, vero? Spieghiamolo però anche a chi legge, che non sono tutti Avvocati, Magistrati, o giuristi.
Semplicemente che i sigg.ri Tiziano Renzi e Laura Bovoli, sono stati iscritti nel Registro degli indagati … nell’anno 2016! E chi poteva solo sognare, nel 2016, che nel 2018 sarebbe scoppiato il caso della Diciotti? Mago Merlino forse (che non credo però sia parente della conduttrice tv)?
Il problema però a questo punto si amplia, perché qualche maligno potrebbe domandarsi non già come mai i suoi genitori sono stati arrestati oggi, in casuale concomitanza con la questione “Diciotti”, ma perché non sono stati arrestati prima!
Maurizio Belpietro, Giacomo Amadori e Francesco Borgonuovo, i problemi di quelle società … li avevano ben evidenziati nel loro libro “I segreti di Renzi”… nel 2016!!!
Chi è appena pratico di questi meccanismi, non si stupisce certamente se un procedimento del 2016, conduca all’emissione di una misura nel 2019, ma … la gente comune, che potrebbe pensare?
Arresto dei due poveri genitori, vittime di ritorsione verso il figlio, come molti hanno scritto, eseguito oggi per salvare Salvini (e si scusi il bisticcio) o arresto non eseguito sino ad oggi perché a quell’epoca, il figlio era il Primo Ministro?
Vedete che, a volte i numerini parlano molto di più di lunghe disquisizioni ?!