Nelle prime ore della mattinata gli agenti della Digos di Trento, della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e del Ros dei Carabinieri, hanno eseguito sette ordinanze di custodia cautelare e numerose perquisizioni nei confronti di un gruppo di anarcoinsurrezionalisti dedito ad attentati contro obiettivi istituzionali. Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Trento e hanno accertato l’esistenza di una struttura terroristica di matrice anarchica resasi responsabile, tra il 2017 e il 2019, di numerosi attentati dinamitardi: l’ultimo in ordine di tempo é quello contro la sede della Lega di Ala (Tn) dell’ottobre 2018.
Centri sociali, monitoraggio del Viminale. Salvini: “Nessuna tolleranza per i violenti”
“Gli arresti delle ultime ore, che hanno permesso di smantellare un gruppo di anarco insurrezionalisti in Trentino Alto Adig – ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini – confermano la pericolosità di un fenomeno presente in tutto il Paese. “Monitoriamo con attenzione tutte le situazioni. Nessuna tolleranza per i violenti”.
I movimenti antagonista ed anarchico, infatti, estrinsecano la loro attività nei Centri Sociali Autogestiti, diversificati fra loro in ragione dei diversi indirizzi politico-ideologici delle varie componenti organizzative accomunate dalla gestione di uno spazio pubblico quale luogo di aggregazione per attività d’area.
Attualmente sono attivi in Italia ci sono 165 Centri Sociali: 87 in posizione di legalità e 78 quelli occupati abusivamente.
La situazione in provincia di Trento
La provincia di Trento, in particolare il roveretano, da anni è considerata una base logistica e di aggregazione tra le più attive a livello europeo, soprattutto per la presenza del leader carismatico Massimo Passamani, noto alle cronache giudiziarie per la sua decennale militanza negli ambienti dell’anarchia. I gruppi ideologicamente affini alla dottrina insurrezionalista agiscono prevalentemente su due fronti. Il primo è finalizzato a mantenere alta la tensione sui simboli del potere costituito, sia esso rappresentato da sedi partitiche, carceri, caserme o, in alternativa, a opere pubbliche che, nella mentalità anarchica, incarnano una sorta di invasione territoriale da parte di enti, aziende, industrie comunque collegati al potere centrale. Il secondo fronte è rappresentato dalla partecipazione attiva a proteste di piazza che, a differenza delle azioni locali che ottengono minor risonanza mediatica, offrono la una platea sterminata e un eco maggiore, oltre a ottenere consensi da gruppi affini e transnazionali.
Giornata nazionale contro Lega e Governo
La diffusione sul web di proclami di stampo insurrezionale e di meticolose istruzioni sui comportamenti operativi da adottare durante le manifestazioni di piazza, così come sulla composizione di ordigni artigianali, costituiscono un valore aggiunto alla pericolosità sociale dei gruppi ideologicamente vicini agli ambienti dell’antagonismo di stampo anarchico. Proprio in quest’ottica, sul portale autistici.org, è ospitato il blog anarchico “macerie”, sul quale in questi giorni è stata postata una locandina relativa a una “Giornata nazionale contro Lega e Governo” indetta per il 20 febbraio in varie località della Penisola, tra le quali Torino, teatro dei recenti scontri di piazza provocati dalle frange anarcoidi e Trento, dove i manifestanti si dovrebbero radunare in Piazza Cesare Battisti.